Terrorismo a Bologna, a capo del gruppo una donna residente in citta'
Per i carabinieri del Ros, la procura di Bologna e la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, a capo dell'organizzazione di ispirazione jihadista "Da'Wa Italia", ossia "chiamata alle armi Italia", c'era una ragazza di origine pakistana residente a Bologna con la famiglia. La giovane, come emerso dalle indagini, si era radicalizzata durante il Covid avvicinandosi sui canali social a contenuti inneggianti alla jihad, che poi aveva approfondito sempre online. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre fonti
Cinque giovani di origini straniere, uno dei quali residente a Perugia, sono stati arrestati all’alba di martedì dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) perchè sospettati di aver costituito e fatto parte di un’associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche globali ‘Al Qaida’ e ‘Stato Islamico’ (Isis, ndR). (umbriaON)
Quattro dei cinque giovani stranieri indagati e raggiunti da misura cautelare, dopo l'inchiesta della procura di Bologna con il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, sono accusati di avere costituito un'associazione terroristica d'ispirazione salafita-jihadista declinata in chiave takfirista, denominata ''Da'WA ITALIA'' finalizzata alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche ''Al Qaeda'' e ''Stato Islamico''. (Liberoquotidiano.it)
Sostenevano Al Qaeda e l’Isis. Cinque giovani, di cui uno di origini turche residente da anni a Monfalcone e prima ancora nell’hinterland udinese, sono stati arrestati dai carabinieri del Ros. (Telefriuli)
«L’operazione antiterrorismo in corso condotta dai Ros dei Carabinieri - e che coinvolge anche un immigrato musulmano a Monfalcone - mette in luce elementi di grave allarme sui rischi rappresentati dalla massiccia presenza di islamici e dal loro preoccupante atteggiamento da tempo manifestato nella nostra città - commenta l'onorevole Anna Cisint , che prosegue - Questa vicenda conferma anzitutto la presenza di un’ideologia radicalizzata nell’ambito di queste comunità nel contesto di una rete nazionale dedita alla promozione e al rafforzamento delle formazioni terroristiche "Al Qaeda" e "Isis”, che sono state protagoniste dei tanti attentati che in questi anni hanno funestato l’Europa con lutti e violenze». (Il Goriziano)
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Una ragazza di 18 anni di origini algerine e residente a Spoleto è la persona arrestata in Umbria nell'ambito dell'indagine nei riguardi di cinque giovani di origine straniera residenti in varie città italiane ritenuti, a vario titolo, responsabili di avere costituito ovvero fatto parte di un'associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche "Al Qaeda" e "Stato Islamico". (TrgMedia)