Sinner senza confini, ha conquistato tutti. Anna e quella confidenza strappata…

Più faticoso aprire la bottiglia di spumante che vincere. «Non ci riesco» , e scappa il sorriso a Jannik Sinner, fresco Maestro del tennis mondiale. E non parliamo del sollevare la coppa. «È pesante, c…o», imprecazione dallo stampo tipicamente italico, eh. Nell’indimenticabile giornata all’Inalpi Arena di Torino, infatti, Taylor Fritz subisce i colpi micidiali dell’azzurro, numero uno di nome e di fatto. (Tuttosport)

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Grandissimo, anzi: numero 1 al mondo, due slam vinti e, ieri (17 novembre), pure le Atp Finals, il torneo di fine anno in cui i primi otto tennisti della classifica mondiale si sfidano. Che, a dirla tutta, Bergamo aveva già avuto la fortuna di conoscere quasi sei anni fa, nel 2019, quando appena diciassettenne incantò l'allora PalaNorda vincendo il Trofeo Faip-Perrel. (Prima Bergamo)

Per cui non possiamo che chiedergli nuovi miracoli tennistici che ci portino a continuare a vivere su questa nuvola sulla quale mai avremmo pensato di essere fino a pochi anni fa. Il giorno dopo è ancora più bello. (il Giornale)

Le braccia si alzano al cielo e il sorriso di Jannik Sinner si allarga, mentre esplode il boato dei 12mila impazziti per lui, Maestro 2024 del tennis! Le Atp Finals si chiudono a Torino con il trionfo dell’altoatesino numero uno del mondo che batte per la terza volta in tre mesi l’americano Taylor Fritz, 6-4, 6-4. (Il Sole 24 ORE)

Sinner può renderci più ricchi. Di gloria

“La scelta di abbinare il nostro territorio al mondo del tennis si sta rivelando sempre più vincente – ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno –, e vedere il campione altoatesino festeggiare in mondovisione con l’Asti Spumante è stato motivo di grandissimo orgoglio”. (La Nuova Provincia - Asti)

Ha ballato come nessun altro, quest’anno, Jannik Sinner, e adesso se ne sta lì con la coppa accanto, giura di essere felice («Lo sono, lo sono») ma lo dimostra a modo suo; degli otto furibondi giorni di Torino, compendio di dodici mesi mai noiosi, rimangono un coriandolo nei capelli e la gioia di aver riunito la famiglia intorno a sé. (Corriere della Sera)

Siamo già al punto in cui proclamiamo l’inevitabilità futura di Jannik Sinner, da qui agli anni a venire finché Tas non ci separi. La precondizione dell’assioma, se vogliamo chiamarlo così, è proprio che solo un fattore esterno come la sentenza d’un tribunale (o l’ovvietà di un infortunio qualunque) potrà “salvare” il tennis dal dominio del suo attuale mattatore. (IlNapolista)