Siria, sulla via di Damasco

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la Repubblica ESTERI

Sulla via di Damasco, ogni tot millenni, capitano miracoli. Per esempio, cambi di nome per cambiarti la vita. È il caso di Abu Muhammad al Jolani, nome di battaglia dell’emiro al comando della milizia jihadista Hts, ovvero Hayat Tahrir al Sham (Organizzazione per la liberazione del Levante), appena insediato nella capitale della Siria alla testa d’una variegata alleanza anti-Assad impegnata a sop… (la Repubblica)

Su altri media

Di Enrico Oliari e Shorsh Surme – (Notizie Geopolitiche)

«Un jihadista può cambiare nome quante volte vuole, ma non cambierà mai testa. Vale anche per la Siria. E i regimi islamici, pur con sfumature diverse, sono tutti uguali: stati totalitari con un solo dio, un solo libro e una sola legge. (Tempi.it)

Damasco, Al-Joulani: "Abbiamo fatto tutto da soli e questa vittoria è per tutta la nazione islamica" (La Stampa)

Otto e mezzo, Caracciolo: "Al Jolani in Siria? Ben educato", chi c'è dietro di lui

D’improvviso si parla molto del leader militare che ha guidato l’avanzata dei cosiddetti “gruppi ribelli” siriani (quelli che in pochi giorni hanno saputo conquistare l’intero territorio siriano e destituire così il regime degli Assad dopo 50 anni di governo ininterrotto). (Esquire Italia)

Prima era Ahmed al-Sharaa e così è tornato a farsi chiamare da padrone di Damasco. Da guerrigliero si è fatto chiamare Abu Mohammad al-Jolani, ed è così che lo conosce il mondo. (Avvenire)

Abu Muhammad al Jolani il nuovo leader in Siria? Non secondo Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, che nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 ha detto: "Nonostante tutta l'abilità che ha dimostrato, anche politicamente, che possa essere il nuovo capo assoluto di una Siria rimessa insieme mi sembra un po' difficile", anche perché questo presuppone "il ritiro delle grandi potenze e che si mettano d'accordo le varie fazioni che agiscono sul terreno". (Liberoquotidiano.it)