“Sono cresciuto con il sogno americano purtroppo adesso si sta rivelando un incubo”
C’era una volta l’America, ma c’erano anche le andate e i ritorni, le scelte che scandiscono la vita, le svolte che lasciano spazio a nuovi paesaggi. Dopo il “Mediterraneo” del premio Oscar, dopo il “Sud”, dopo il “Puerto Escondido”, dopo le passioni “on the road” che hanno segnato la sua generazione, Gabriele Salvatores, classe 1950, torna indietro, al punto di partenza, la Napoli lasciata da bambino e ora ritrovata, in un tempo in cui amicizia e solidarietà sono più che mai necessarie: «Viviamo un momento di diffidenza, odio, rancore, divisione – dice –, ma la verità è che, se guardiamo da vicino chi è diverso da noi, anche se non lo conosciamo, possiamo volergli bene, provare a essere migliori di quello che siamo. (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
Gabriele Salvatores allarga il collo del pullover e tira fuori un piccolo cornetto rosso. Il regista è a Napoli per la presentazione del suo «Napoli-New York», da ieri nelle sale, e insieme a Pierfrancesco Favino incontra il pubblico in due sale partenopee, il Modernissimo e il Metropolitan. (napoli.corriere.it)
I protagonisti di «Napoli-New York» di Gabriele Salvatores non potevano che essere bambini perché sono loro a immaginare i sogni più grandi e vivere le avventure più meravigliose, così per raccontare la storia che parte dalla Napoli del 1940 povera, deturpata e sfiancata dalla guerra, ed arriva oltreoceano, servivano gli occhi di due piccoli scugnizzi, Carmine e Celestina (i giovanissimi e bravissimi Antonio Guerra e Dea Lanzaro), 12 e 9 anni, che, senza genitori né fissa dimora, si imbarcano clandestinamente su una nave diretta in America per raggiungere la sorella e cominciare una vita diversa, lontana dalla miseria. (ilmattino.it)
Videointervista di Ilaria Urbani Gabriele Salvatores al Modernissimo abbraccia Pierfrancesco Favino e i due piccoli protagonisti Dea Lanzaro e Antonio Guerra. Due sale stracolme, oltre 500 persone. Favino interpreta il comandante della nave a bordo della quale i bimbi napoletani Celestina e Carmine da clandestini partono alla volta di New York. (La Repubblica)
In un momento di egoismo, rancore, odio parole brutte anche all'interno del Parlamento, volevo provocatoriamente parlare di ottimismo. "È una storia di solidarietà, ci dice che gli esseri umani sono meglio di come sembrano. (La Repubblica)
Pierfrancesco Favino accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» — al cinema Modernissimo e al Metropolitan — insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro. (video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it)
Pierfrancesco Favino è accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» — al cinema Modernissimo e al Metropolitan — insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro. (napoli.corriere.it)