Quattro morti in un attacco missilistico russo su Odessa

Più informazioni:
Ucraina

La Russia ha lanciato un attacco missilistico balistico contro la città costiera ucraina di Odessa, uccidendo almeno quattro persone, tra cui una ragazza di 16 anni. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, aggiungendo che dieci persone sono rimaste ferite, quattro delle quali in gravi condizioni. Nell'attacco è stato distrutto un edificio a due piani. Secondo Kiper, vi sarebbero persone intrappolate sotto le macerie. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È stato colpito un edificio nel quale vivevano e lavoravano civili. Giorgia Meloni ha incontrato a Roma Volodymyr Zelensky e – ribadendo il sostegno italiano alla causa ucraina - ha annunciato che la prossima conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina si terrà il 10 e 11 luglio 2025 a Roma. (la Repubblica)

Le truppe russe hanno attaccato la regione ucraina di Odessa con missili balistici. "E' stato distrutto un edificio di due piani. Sono morte quattro persone fra cui un'adolescente", ha affermato il governatore locale Oleh Kiper su Telegram. (Il Sole 24 ORE)

A qualche mese dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, gli Stati Uniti ottennero informazioni di intelligence che indicavano «conversazioni altamente sensibili e credibili all'interno del Cremlino» secondo cui Vladimir Putin stava seriamente considerando di usare armi nucleari per evitare gravi perdite sul campo di battaglia. (Corriere della Sera)

Ucraina - Russia in guerra, le notizie di oggi in diretta | Meloni: «Siamo concentrati sulla difesa aerea dell'Ucraina»

Lo riporta Ukrainska Pravda. Già nei giorni scorsi Odessa, ma non solo, come accade dall'inizio della guerra, era finita nel mirino delle forze di Putin, che nella notte tra il 7 e l'8 ottobre ha lanciato 19 droni e due missili balistici Kinzhal. (il Giornale)

Poco dopo, sul far della sera, un nuovo boato sul porto, a poca distanza. Il soldato ucraino scampato all’ennesimo bombardamento sul litorale la invoca in russo: «Mir». Anche se a chiamarla «pace» sa che non è la parola esatta. (Avvenire)

Una giornalista ucraina, Viktoria Roshchyna,28 anni, che scriveva reportage dalle zone occupate dalla Russia, è morta detenuta in una struttura russa. La donna, che aveva lavorato come freelance per i media ucraini Ukrainska Pravda e Hromadske Radio e per Radio Liberty, finanziata dagli Stati Uniti, aveva raggiunto la popolarità con i reportage dalla Crimea. (Corriere della Sera)