Sabrina Di Stefano, manager di Fincantieri licenziata perché voleva gonfiare la fattura del taxi: ecco chi è

Per saperne di più:
Ponte sullo Stretto Morti sul lavoro

Una brutta figura, ma soprattutto una scena che le è costata il lavoro. Sabrina Di Stefano è la manager di Fincantieri licenziata in tronco per aver chiesto a un tassista al termine di una corsa, di «gonfiare» l'importo della ricevuta relativa alla corsa stessa. Al rifiuto del tassista, che ha poi diffuso il video ripreso dalla pagina "Welcome to Favelas", la donna si è arrabbiata e ha cominciato a insultare pesantemente l'uomo. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al rifiuto del tassista, che ha poi diffuso il video ripreso dalla pagina "Welcome to Favelas", la donna si è arrabbiata e ha cominciato a insultare pesantemente l'uomo. Una brutta figura, ma soprattutto una scena che le è costata il lavoro. (ilmessaggero.it)

Ma a Sabrina Di Stefano l'azienda non ha perdonato la tentata truffa. Così quella richiesta fatta a un tassista romano di gonfiare la fattura è costata molto cara all'ormai ex dirigente del gruppo di cantieristica navale, licenziata dopo essere stata riconosciuta nel video girato dalla telecamera interna del taxi, diventato virale sui social. (Corriere Roma)

Ormai è su tutti i giornali: chiede al tassista romano di gonfiare la fattura fino a 20 euro (tu pensa per cosa si sbatte via certa gente d’alto bordo), volendo lucrare sul rimborso spese (yes, una tradizione molto very italiana). (ltroPensiero.net)

Chiede la ricevuta gonfiata al tassista (che si rifiuta): licenziata ex manager di Fincantieri

UN VIAGGIO IN TAXI CHE COSTA CARO (La Provincia di Cremona e Crema)

Nella scena si vede Sabrina di Stefano, militante storica di Forza Italia, che chiede al tassista romano di gonfiare la ricevuta. (Repubblica Roma)

La ricevuta gonfiata chiesta a un tassista è costata molto cara a una ormai ex dirigente di Fincantieri, Sabrina Di Stefano, licenziata dall'azienda dopo essere stata riconosciuta nel filmato diffuso sui social dalla pagina "Welcome to Favelas". (Today.it)