Trump-Harris, è 'duello' anche di star: per chi voteranno le celebrità americane

Da Clooney e Taylor Swift, schierati per Harris, a Elon Musk e Kanye West pro Trump: la carrellata delle celebrità che hanno reso note le proprie intenzioni di voto Il duello all'ultimo voto tra Donald Trump e Kamala Harris passa anche per l'endorsement delle star che, come è noto, spostano l'opinione pubblica e, almeno sulla carta, diventano testimonial fondamentali per i candidati americani. Tra i due pretendenti alla Casa Bianca, quella che sembra vincere la partita dei 'supporters' famosi è Kamala Harris. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

Un lieve vantaggio. A tanto ammonta il risultato favorevole a Kamala Harris nel dibattito televisivo di martedì con Donald Trump. È vero, l’ex presidente è scivolato su temi triti e implausibili della sua campagna come quello degli immigrati che mangiano i gatti o quello ancora peggiore dei governatori democratici che liquidano i bambini «nati dopo il nono mese» (sic!). (Milano Finanza)

Donald Trump ha replicato: «Preferisco Brittany Mahomes». Quando Taylor Swift parla, i fan ascoltano. (Corriere della Sera)

Taylor Swift sostiene Kamala Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori (il Giornale)

Anzi, ancora di più, perché non è ancora possibile prevedere quanto il supporto pubblico di Taylor Swift alla candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris influirà sulle scelte di voto degli americani il prossimo 5 novembre. (Cosmopolitan)

In sé e per sé, gattara (più raramente si trova “gattaro”) è una donna che si prende cura dei felini randagi. Una chiara ritorsione nei confronti del numero due del ticket presidenziale repubblicano: JD Vance aveva detto, riferendosi alla Harris, che le childless cat ladies non possono rappresentare il futuro del Paese. (Avvenire)

In base ai dati di Nielsen, l'aumento dei telespettatori rispetto a giugno è legato alla fascia di età fra i 18 e i 54 anni che ha registrato un balzo del 50%. Incoraggiante in questo senso è l'analisi dei dati sui 67,1 milioni di telespettatori che hanno seguito martedì il dibattito in tv. (Corriere del Ticino)