Grandi musei e cambi di guardia. «Ho aumentato i visitatori», «Sono stata cattiva, chissà...». L'amarezza dei manager

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Corriere della Sera INTERNO

I direttori dei due grandi musei nazionali che lasciano le loro sedi, cioè Stéphane Verger a Roma e Mario Epifani a Napoli, dicono addio alle loro città con due messaggi pubblici gonfi di amarezza, in cui rivendicano i risultati ottenuti. Scrive Verger con la data di ieri: «Oggi è il mio ultimo giorno al Museo Nazionale Romano. Il ministro della Cultura non ha ritenuto opportuno rinnovare il mio contratto alla direzione del museo. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

I musei coinvolti sono: Musei Reali di Torino, Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello, Parco Archeologico del Colosseo, Museo Nazionale Romano e Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Il Sole 24 ORE)

L’intervento a sorpresa del ministro Alessandro Giuli, e gli effetti della riforma voluta a maggio dal predecessore Gennaro Sangiuliano. (la Repubblica)

La direttrice, il cui mandato scade il prossimo 8 novembre, ricopriva nel vecchio ordinamento un doppio ruolo – con incarico del 20 aprile 2021 alla direzione regionale dei Musei di Basilicata – superato con l’attuazione della riforma. (Matera News)

“Nessuna sorpresa”. È il commento della direttrice del Museo Nazionale di Matera Anna Maria Mauro, che è tra i quattro responsabili di istituzioni museali che non vedranno rinnovato l’incarico, in scadenza, da parte del ministro della Cultura Alessandro Giuli. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Maria Luisa Pacelli, direttrice dei Musei nazionali di Bologna (Pinacoteca e Palazzo Pepoli Campogrande, ma anche – da tempi recenti – l’ex chiesa di San Mattia e l’ex chiesa di San Barbaziano) non è stata rinnovata nell’incarico e da domani riprende servizio ai Servizi d’Arte del Comune di Ferrara. (il Resto del Carlino)

Ieri anche Mario Epifani ha salutato, con una lettera aperta alla città, Palazzo Reale che guidava da quattro anni. Il ministero della Cultura è rimasto in silenzio, inerte. (napoli.corriere.it)