La rappresaglia israeliana espone i piedi d’argilla di Teheran (e dei “realisti”)

Alle ore 5,40 del 26 ottobre l’Idf (le forze armate israeliane) ha dichiarato di aver completato il suo atteso attacco aereo all’Iran. Dalle scarne notizie finora pervenute (ore 7,05) risulta che l’attacco sia iniziato all’1,26. Come noto l’operazione, altro non era che l’attesa rappresaglia in risposta ai missili balistici lanciati da Teheran il primo ottobre. I raid israeliani L’annuncio ufficiale dell’Idf – come riportato da Alessandro D’Amato su Open – è lapidario: “In risposta a mesi di continui attacchi dal regime iraniano contro lo Stato di Israele, sono in corso bombardamenti mirati su obiettivi militari in Iran da parte delle forze di difesa israeliane. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri giornali

, Monnalisa Freiha sottolinea i rischi dell'operazione di Israele, che avrebbe potuto trascinare la regione in una guerra ancora più ampia. "È stata invece una manovra calcolata per evitare violente rappresaglie" da parte dell'Iran. (Sky Tg24 )

Giordano Stabile Teheran ha corteggiato i Paesi arabi e chiesto che non aiutassero Israele. In cambio ha promesso “moderazione”. Il massacro a Gaza ha cambiato le priorità. Da Doha a Riad i leader cercano equilibrio tra le richieste Usa e l’avanzata dei Brics (La Stampa)

Daniel Bettini: «L'attacco in Iran? Molto sofisticato. Israele si è preparato per 20 anni»

GERUSALEMME – Si sta aprendo il settimo fronte di guerra. Gl’israeliani non sono spaventati?«Dopo il Sette Ottobre, più nulla li spaventa. (Corriere della Sera)