Benifei (Pd): “Vincere non basta, senza coalizione si rischia: evitiamo deriva terzopolista al M5s”

«Certo, un 3-0 alle Regionali sarebbe stato meglio di un 2-1», dice l’europarlamentare dem Brando Benifei a poche ore dalle vittorie progressiste in Emilia Romagna e Umbria. Una punta di rimpianto, a due settimane dalla sconfitta in Liguria, «che al netto del risultato della tornata, e il peso che avrà sul governo – sostiene l’ex capodelegazione del Pd in Europa, ligure, rieletto proprio nel coll… (La Repubblica)

Su altri giornali

Italia, il giorno dopo le elezioni regionali che hanno visto l’affermazione del centro sinistra sia in Emilia Romagna che in Umbria. La politica si interroga sulle possibili ricadute a livello nazionale. (TV2000)

“E’ un grandissimo onore, per chi ama le istituzioni, presiedere l’Emilia Romagna, il più grande onore che possa essere riservato a una persona, e io ogni mattina nei prossimi, nei prossimi cinque anni di mandato mi sveglierò con questa consapevolezza, di aver ricevuto l’onore più grande che un figlio di questa terra possa ricevere”. (Libertà)

Il centrosinistra batte un doppio colpo, finisce bene l’anno e tira un grande sospiro di sollievo. Il girone di andata della legislatura si conclude infatti con un 11 a 3 a vantaggio del centrodestra. (Corriere della Sera)

Chi ha vinto e chi ha perso (in concreto) alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria

– E se in Umbria la vittoria di Proietti è stata certamente favorita dal mondo cattolico e dell’associazionismo – di cui la ormai ex sindaca di Assisi è da sempre stimata rappresentante – in Emilia-Romagna si conferma anche strutturalmente quella sempiterna idea di roccaforte rossa da cui il Pd, che ha sfiorato il 43%, può aspirare a ricostruire la sua alternativa al Governo del Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Sognavo fin da piccolo di fare il presidente dell’Emilia-Romagna – dice emozionato -. Alle 17 arriva Michele de Pascale, accompagnato dalla segretaria Elly Schlein e dall’ex governatore e presidente del Pd, Stefano Bonaccini e, a scrutinio in corso, abbandona ogni cautela. (Il Fatto Quotidiano)

Se fosse una partita di calcio, l'ultima tornata elettorale avrebbe un risultato secco. Due a zero per il centrosinistra. (Today.it)