L’Iran agli Usa, “Non negoziamo sotto intimidazione”

ROMA (ITALPRESS) – L’Iran afferma di non negoziare sotto “intimidazione”, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cercato di aumentare la pressione su Teheran ponendo fine a una deroga alle sanzioni che aveva consentito all’Iraq di acquistare elettricità dal suo vicino sciita. La missione dell’Iran presso le Nazioni Unite aveva reso noto ieri che Teheran potrebbe essere aperta a colloqui volti ad affrontare le preoccupazioni degli Stati Uniti sulla potenziale militarizzazione del suo programma nucleare, anche se non a porre fine completamente al programma. (Italpress)
La notizia riportata su altri media
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inviato una lettera al leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, per la negoziazione di un accordo sul programma di armi nucleari. (Sky Tg24 )
Tuttavia, le azioni dell’amministrazione americana non vanno esattamente in questa direzione. (il manifesto)
Il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane Hossein Salami risponde così alle minacce del presidente Donald Trump, che ieri dopo l’azione di Usa e Regno Unito contro gli Houthi in Yemen che ha fatto 31 morti ha intimato a Teheran di smettere di sostenerli. (Il Fatto Quotidiano)

“Al momento non mi hanno recapitato nulla” aveva detto qualche ora prima il leader iraniano intervenendo a un incontro con migliaia di studenti provenienti da tutto l’Iran, quasi una settimana dopo che il presidente Trump aveva dichiarato di aver scritto una lettera per chiedere la riapertura dei negoziati. (L'HuffPost)
Roma, 8 mar. (Agenzia askanews)
In merito all'Iran " qualcosa accadrà molto, molto presto ", ha affermato il presidente americano parlando con i giornalisti nello Studio Ovale. Dopo settimane monopolizzate da Ucraina e Gaza, la Casa Bianca sposta l’attenzione su Teheran (il Giornale)