L’eredità della spartizione europea del Medio Oriente

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Il caso della Siria e del Libano offre un esempio emblematico delle conseguenze durature delle decisioni prese dalle potenze imperiali durante e dopo la Prima Guerra Mondiale.L’Accordo Sykes-Picot del 1916, un’intesa segreta tra Gran Bretagna e Francia con il consenso della Russia, era finalizzato a ridisegnare le mappe politiche del Medio Oriente, suddividendo l’Impero Ottomano in sfere di influenza. (Il Cittadino)

La notizia riportata su altre testate

Questa i… (La Stampa)

Bashar Hafiz al-Assad e famiglia atterrano a Mosca, accolti da Putin. Solidarietà fra despoti? O piuttosto un nuovo tassello del mosaico in via di disfacimento che garantiva stabilità nei Paesi più a rischio, ora caduti uno dopo l’altro sotto il potere ben più temibile del fondamentalismo, o peggio, nel caos e, sulla sponda adriatica di fronte, nella balcanizzazione seguita alla morte di Tito? È la versione attuale della teoria del dominio, dove la nuova sfera d’influenza ha più impatto di quella ideologica, perché teocratica? (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Un militare ucraino ferito attende all’interno di un punto di stabilizzazione medica della 5a Brigata d’assalto separata di Kiev vicino alla città di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, Ucraina. (Il Sole 24 ORE)

COME SARÀ LA SIRIA: TRA JIHAD E RICOSTRUZIONE

La caduta del regime di Bashar al Assad in Siria è uno di quegli eventi che tutti sono bravi a spiegare – dopo – e nessuno a prevedere, prima che accadano. Come il crollo del muro di Berlino, la fine dell’Urss o la Brexit. (Vanity Fair Italia)

La genitorialità al centro del nuovo appuntamento Adnkronos Q&A 18 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Davvero c’è da disperarsi per la Siria? Intanto, bisognerà iniziare a rallegrarsi, visto che geostrategicamente a perdere il loro alleato più prezioso in Medio Oriente sono stati proprio i nemici giurati dell’Occidente, Russia e Iran, che avevano tenuto in piedi con la forza delle loro armi e dei mujahidin del popolo iraniani un regime corrotto e sanguinario, pur di avere un porto (Tartus) sul Mediterraneo per quanto riguarda Mosca; o di assicurarsi l’assoluta complicità del regime di Bashar al-Assad, da parte iraniana, per far arrivare tonnellate di armi e missili ai propri proxy libanesi e palestinesi. (L'Opinione)