Un futuro di blackout attende il mondo
Un futuro di blackout attende il mondo L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) ha pubblicato il rapporto annuale su domanda e consumo di carbone nel mondo, dove scopre di aver sbagliato le previsioni: il picco nel consumo globale del fossile inquinante non è stato nel 2023, ma forse (salvo nuovi errori di previsione) sarà nel 2027. Ma, mentre negli Stati Uniti e in Europa il picco è stato effettivamente già raggiunto e pare essere iniziata la discesa, in Cina e in alcune economie emergenti il consumo cresce con vigore tale da innalzare i livelli globali. (Today.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
La Cop26, cioè la ventiseiesima conferenza sui cambiamenti climatici che si è tenuta in Scozia nel 2021, aveva promesso di “consegnare il carbone alla storia” e sostituirlo con altre fonti energetiche a più basse emissioni. (Start Magazine)
Quando sentiamo parlare i talebani del verde sembra non esistano alternative al Green Deal: un piano che richiede sacrifici ma necessario per salvare il pianeta. E poco importa se l’Europa recita un ruolo marginale, soprattutto rispetto a colossi come Cina e India: l’integralismo green è così. (Nicola Porro)
Il carbone è il più inquinante tra i combustibili fossili e quest’anno, secondo i nuovi dati dell’Agenzia internazionale dell’energia, il suo consumo toccherà il valore più alto di sempre, 8,7 miliardi di tonnellate (+ 1% sul 2023). (Il Fatto Quotidiano)
Dal Web (Avvenire)
Se i dati confermano che il consumo di carbone è raddoppiato negli ultimi trent’anni, i big dell’energia non sembrano intenzionati a invertire il trend per il momento: i colossi del calibro di Exxon, Shell, Equinor e Bp hanno inserito le fonti fossili al centro delle strategie, sospendendo i programmi su rinnovabili e taglio delle emissioni di Co2. (Nicola Porro)
Il carbone, il più inquinante tra i combustibili fossili, si appresta a raggiungere nel 2024 il suo massimo storico di consumo, con proiezioni che indicano un utilizzo globale di 8,7 miliardi di tonnellate, un aumento dell’1% rispetto al 2023. (Ultima Voce)