Istat, a settembre volume vendite +1,2% mese, +0,3% anno

Dopo il calo di agosto, a settembre l'Istat stima per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale positiva sia in valore sia in volume (+1,2%). Sono in aumento, sopra la media, le vendite dei beni alimentari in valore (+1,7%) e in volume (+1,5%) così come quelle dei beni non alimentari (+0,9% in valore e +1,1% volume). Su base tendenziale, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,7% in valore e dello 0,3% in volume. (Tuttosport)

Ne parlano anche altri giornali

A cena fuori volentieri, ma sempre con un occhio allo scontrino. Come spiega Luciano Sbraga, vicedirettore della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), “se un tempo una cena al ristorante consisteva in tre portate, negli ultimi anni i… (L'HuffPost)

Sono diverse le cause di un dato su cui l’associazione Codici esprime preoccupazione: l’aumento di italiani che rinunciano alle cure. A fornire il quadro della situazione è il Presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, che durante la sua audizione sulla Manovra ha citato l’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, con informazioni sulle persone che, pur avendone bisogno, hanno dovuto rinunciare ad un accertamento diagnostico o ad una visita specialistica. (Frosinone News)

“Dati positivi, ma si tratta di un rimbalzo atteso dopo il crollo congiunturale record di agosto pari allo 0,5%. Insomma, un rialzo scontato. Per quanto riguarda il confronto con settembre 2023, a fronte di un andamento complessivamente in crescita, comunque non certo esaltante visto che siamo sempre allo zero virgola, persiste la dieta forzata degli italiani che in quantità mangiano lo 0,6% in meno rispetto allo scorso anno” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. (L'agone)

17:01 - Commercio al dettaglio - Settembre 2024

Sono in aumento le vendite dei beni alimentari in valore (+1,7%) e in... A settembre 2024 si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale positiva sia in valore sia in volume (+1,2%). (Virgilio)

Nel 2024, gli italiani spendono di più per i beni alimentari, ma la crisi del potere d'acquisto sta spingendo le famiglie a ridurre le spese fuori casa, mettendo in difficoltà la ristorazione. Spesa alimentare in crescita, ma la ristorazione no, anzi fatica (Business Community)

Su base annua si evidenzia una variazione positiva per le vendite dei beni non alimentari, mentre per il comparto alimentare è in aumento solo il valore delle vendite. Tra le forme distributive, si registra un incremento per la grande distribuzione e per il commercio online; sono in flessione, invece, le vendite delle imprese operanti su piccole superfici e quelle al di fuori dei negozi. (Fiscal Focus)