A quando un “Piano Meloni” per l’Europa?
In Europa è il momento di Giorgia Meloni. Tutto, sul piano politico, congiura in questo momento a favore di una maggiore iniziativa da parte del governo italiano. Per meriti e per fortuna, come sempre nella storia, la premier può vantare una posizione di forza nell’Unione Europea. Una condizione rara per l’Italia del Ventunesimo secolo, che non si ripeteva da quando nel 2008 Silvio Berlusconi controllava il più grande partito del Ppe e inaugurava il suo quarto governo. (Tempi.it)
Su altri media
Al Pd di Elly Schlein è toccato «baciare il rospo». (il Giornale)
Sulla svolta europeista della premier Giorgia Meloni che, sconfessando la sua opposizione di luglio, ha nei giorni scorsi approvato nel Parlamento di Strasburgo la Commissione europea formata da Ursula Von der Leyen ha perfettamente ragione l’europarlamentare del Pd ed ex sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che sul Foglio ha apertamente apprezzato il riposizionamento della Presidente del Consiglio: “Bene Meloni, si è spostata al centro”. (FIRSTonline)
Il presidente del Ms5 si trova tra due fuochi: da un lato gli scontri con la segretaria del Pd, dall'altro l'ombra di Grillo che pesa, e non poco, sul movimento. (ilmessaggero.it)
Senatore Francesco Boccia (Pd), oggi inizia il lavoro della Commissione Von der Leyen bis, votata dal suo partito ma con numeri risicati: cosa ne pensa? (La Gazzetta del Mezzogiorno)
"Per me il Pd ha commesso un grave errore politico. Non è il fatto di trovarsi a votare con Meloni e FdI, è un grave errore di prospettiva politica. (Il Messaggero Veneto)
Fratelli d’Italia vota compatto come nessuno a favore della nuova Commissione europea a guida Ursula von der Leyen, che però ha ribadito gli obiettivi dell’agenda green verde-rossa al 100 per cento, nonostante i Verdi si siano spaccati in tre e solo un terzo circa ha votato a suo favore, non gli italiani tra l’altro. (L'Opinione)