Schlein più forte, ma il Pd è un gigante solitario: pesa il crollo del M5s
Vittoria sia pure scontata del centrosinistra in Emilia Romagna, dove il candidato dem Michele De Pascale sfiora il 57% e stacca la sfidante “civica” del centrodestra Elena Ugolini di oltre 16 punti. E soprattutto vittoria del centrosinistra in Umbria, sfida per la quale alla vigilia tutti gli istituti di sondaggi prevedevano un testa a testa, con la sindaca di Assisi Stefania Proietti che vince con oltre il 51% staccando la governatrice uscente della Lega Donatella Tesei di circa 5 punti e riportando a casa una storica regione ros,2sa (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri media
Il campo largo esce vittorioso anche se al suo interno bisognerà verificare cosa succederà dopo la tregua elettorale e dopo lo svolgimento dell'assise dei 5stelle. Il centrodestra avrà motivi di approfondimento, soprattutto riguardo a linguaggi tra alleati che a tratti sembrano inconciliabili. (Italia Oggi)
Nello stesso tempo si registra un forte calo di votanti, dal 67,67% al 46,42%. Il risultato è un successo netto del campo largo che vince col 57,33% e soprattutto del Pd che raggiunge una percentuale elevata, passando dal 34,69% di Stefano Bonaccini nel 2020 al 41% di Michele De Pascale (Il Fatto Quotidiano)
Un’ora e mezza dopo, il neogovernatore arriva nel suo quartier generale al centro culturale ‘CostArena’ sotto le Due Torri, scortato dalla segretaria Pd Elly Schlein e l’ex governatore Stefano Bonaccini. (il Resto del Carlino)
Livio Gigliuto, sondaggista e presidente dell'Istituto Piepoli, analizza i risultati definitivi delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, che hanno decretato la vittoria di Michele De Pascale e Stefania Proietti: "Tutte le forze del centrosinistra sono 'condannate' a stare insieme se vogliono vincere. (Fanpage.it)
M5s: 3,55% Le regionali in Emilia Romagna e Umbria si sono concluse. I risultati dei partiti danno un quadro di come si sono svolte e di chi ha vinto realmente. (Il Giornale d'Italia)
Le vittorie in Emilia-Romagna e Umbria hanno, in primis, valore in sé in quanto prospettano buona politica per emiliano-romagnoli e umbri, per questi ultimi dopo una parentesi grigia, dove è stata evidente finanche l’inconsapevolezza del declino impressionante vissuto dalla regione. (L'HuffPost)