L’America non vuole più debiti commerciali: ecco perché Trump punta tutto sui dazi
Per capire — e spiegare — le ragioni a monte dell’aggressività commerciale che ci scatenerà addosso Donald Trump a partire dal gennaio prossimo, sono tornato a Clairton, paesino simbolo della battaglia per la Pennsylvania durante le elezioni del 2008. A Clairton, prima delle grandi crisi degli anni Settanta c’erano circa 25mila abitanti, negozi, vita, una agiata sicurezza economica. Già nel 2008 … (la Repubblica)
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Con Kamala Harris l’Europa avrebbe avuto una sensazione di scampato pericolo, ma non sarebbe cambiato molto. Anche lei aveva un'agenda orientata al protezionismo e avrebbe attuato un progressivo disingaggio dalla guerra in Ucraina perché costretta da un congresso diviso», spiega Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano. (Corriere della Sera)
Non c'è più tempo da perdere nel prendere atto della realtà". "Realizzare finalmente una politica industriale e commerciale simile a quella che gli Stati Uniti hanno messo in campo sin dalla prima presidenza di Donald Trump e poi confermata e addirittura rafforzata in alcuni casi dall'amministrazione Biden. (La Provincia di Cremona)
Trump: tariffe del 20% sulle importazioni, made in Italy a rischio (Economia Sicilia)
I rapporti con la Cina resteranno all’insegna dei dazi, ma c’è chi nel paese preferisce Trump a Harris. Sull’Ucraina è probabile che Donald Trump ridurrà l’impegno degli Stati Uniti, ma la pace in 24 ore è impossibile. (LifeGate)
Giorni duri, questi, per alcuni capi di governo. Dall’altro lato dell’oceano, per una curiosa quanto puntuale coincidenza,a urne ancora aperte o perlomeno ben calde, Benjamin Netanyahu e Olaf Scholz licenziano, rispettivamente, il ministro della Difesa e quello delle Finanze. (ilmessaggero.it)