Voragine auto elettrica, allarme per la nuova Commissione

Agosto nero per le immatricolazioni di auto in tutta Europa (-16,5% se si includono Regno Unito e Paesi Efta e -18,3% per la sola Unione) e nerissimo se si considerano le auto elettriche: nell'intera Europa Occidentale il calo è stato del 36% e addirittura di quasi il 44% nell'Unione. La Germania, alle prese con la crisi economica e i licenziamenti Volkswagen (smentita dal gruppo l'ultima indiscrezione di tagli fino a 30mila posti di lavoro), segna -68,8%, -40,9% l'Italia, -33% la Francia e -24,8% la Spagna (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

Giovedì sono stati diffusi terribili dati sulle immatricolazioni, con un generale – 16,5% e un – 44% per l’elettrico. Volkswagen valuta il taglio di migliaia di posti e le prime chiusure della sua storia di stabilimenti europei. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi, la tecnologia dei veicoli e la disponibilita di veicoli a zero emissioni non sono colli di bottiglia. Stiamo facendo la nostra parte in questa transizione, ma sfortunatamente, gli altri elementi necessari per questo cambiamento sistemico non sono in atto. (Il Messaggero - Motori)

Vendite auto in crisi: “Listini esosi, vogliono guadagnarci troppo” Vendite auto in crisi: colpa dei prezzi eccessivi di tutte le motorizzazioni, più che dell’elettrico in particolare. È quanto sostiene Lino, un lettore. (Vaielettrico.it)

I Paesi del nord Europa, tra cui Norvegia, Svezia e Olanda si confermano leader nell'e-mobility con una quota di immatricolato elettrico tra il 45% ed il 90% rispetto al totale delle vendite. 21.4%) evidenziando velocità differenti nel percorso di transizione alla mobilità elettrica. (LA STAMPA Finanza)

Nel 2035, come è noto, in tutta Europa non potranno più essere vendute auto a benzina e diesel. Il momento della verità è atteso per il prossimo anno, quando le case automobilistiche europee saranno chiamate ad aumentare la produzione di veicoli puliti per rispettare la tabella di marcia verso l’addio al motore a combustione. (Potenza News )

Per l'associazione delle Case auto estere che operano in Italia, è altrettanto importante che la rete di infrastrutture di ricarica venga velocemente sviluppata al livello necessario per supportare la diffusione della mobilità a zero emissioni, come previsto dalle stesse norme europee. (Il Messaggero - Motori)