Daniel Maldini in Nazionale? "E intanto a Monza...": calciomercato, tam-tam impazzito

Claudio Savelli 09 ottobre 2024 La conferenza stampa per la prima convocazione in Nazionale maggiore è senz’altro la “partita” più difficile finora disputata da Daniel Maldini. Il motivo è ovvio a tutti coloro che l’hanno ascoltata: di domande su Daniel ne arrivano poche, di domande su papà Paolo e nonno Cesare ne volano tante, tantissime, troppe. Ci vogliono le migliori doti di quel dna baciato dal calcio per rispondere senza uscirne “infortunati”: educazione, pazienza, lucidità. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

AS ROMA NOTIZIE – Il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha rilasciato una intervista ai microfoni di ‘Rai Sport’ alla vigilia della sfida contro il Belgio che andrà in scena domani sera allo stadio Olimpico di Roma: “E’ un po’ la partita spartiacque, una gara difficilissima per la forza che hanno loro, per le difficoltà nel giocare queste partite e perché abbiamo bisogno di dar seguito a ciò che abbiamo fatto vedere”. (Giallorossi.net)

Se da giorni si dibatte continuamente sulla terza generazione Maldini in nazionale negli spazi di giornali e media, un po' più in sordina è passato l'avvento di Daniel in maglia azzurra a discapito di un'altra possibilità, per la precisione sudamericana. (TUTTO mercato WEB)

La convocazione da parte del ct Spalletti di Daniel Maldini per i due impegni azzurri in Nations League è l’ennesimo traguardo per la ‘dinastia’ Maldini, un fil rouge con i colori della Nazionale partito 64 anni fa dal San Paolo di Napoli data d'esordio di nonno Cesare in azzurro contro la Svizzera. (Adnkronos)

Spalletti: “Sentiamo l’obbligo di andare al Mondiale. Con il Belgio gara fondamentale per il futuro”

Stasera può anche essere solo calcio, aspettando una partita come quella di lunedì che invece porterà sul campo il mondo e i suoi problemi, molto più gravi di un fuorigioco non dato dal Var. (Quotidiano Sportivo)

Spalletti: "Il Mondiale è un obbligo, ma non diventi un'ossessione" (Tuttosport)

Spalletti con Calafiori titolare nell’Arsenal al fianco, spiega che sì, la sua Italia non è una squadra di bamboccioni che hanno paura di giocare in un campionato straniero: “Lui è bravo a farsi trovare al punto giusto e ha grande personalità: sa prendersi le responsabilità. (la Repubblica)