CRIF: mutui in ripresa, +7,2% nei primi 9 mesi del 2024

Nei primi 9 mesi dell’anno riprende a crescere la domanda di mutui delle famiglie italiane che spinge il numero delle interrogazioni a un +7,2%. Nel solo mese di settembre, la domanda arriva a sfiorare il +19% (Fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie EURISC). Lo riporta CRIF in una nota. Nel I semestre dell’anno il fenomeno delle surroghe segna un +17,6%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del -10,5%. (Assinews)

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Una nuova ricerca Changes Unipol, elaborata da Ipsos, rileva le reazioni e le opinioni degli italiani in merito alla riduzione dei tassi di interesse avviata lo scorso mese di giugno e dopo che quest’oggi la Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo ulteriore taglio di 0,25 punti base. (Assinews)

Siamo ormai agli sgoccioli del 2024 e il recente taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea rappresenta un’occasione da non perdere per chi desidera accedere al credito. Con una riduzione di altri 25 punti base, rispetto a quella di giugno, l’obiettivo è chiaro: stimolare l’economia e rendere più conveniente il finanziamento di progetti personali. (Il Primato Nazionale)

La Banca Centrale Europea ha ridotto nuovamente i tassi di interesse: con questa decisione il tasso sui depositi è sceso al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e infine quello sui prestiti marginali è al 3,65%. (iLMeteo.it)

Sempre più frequente il ricorso a un finanziamento: l’analisi delle scelte degli italiani

Tale provvedimento è stato preso tenendo conto che persiste il rallentamento della crescita mentre la temuta inflazione è in netto calo. La decisione di un taglio di 25 punti è stata adottata all’unanimità. (Cronache Maceratesi)

La domanda di credito delle imprese in Italia è continuata a diminuire, seppur più lievemente rispetto ai ritmi registrati a partire dai primi mesi del 2023, eppure la richiesta di mutui da parte delle famiglie "ha registrato un nuovo marcato aumento". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È arrivato il terzo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, la terza volta da giugno. A deciderlo, come preannunciato da Christine Lagarde, è stato il tasso di inflazione, ormai all’1,8% grazie al calo dei prezzi energetici rientrati quasi nei valori di normalità dopo le impennate degli scorsi anni. (Oggi Treviso)