Il premier, il generale e il terrorista. Tre ricercati con niente in comune

Omicidio, sterminio, tortura, stupro e altre forme di violenza sessuale. Sono le accuse di «presunti crimini contro l’umanità» imputati ai leader di Hamas. E poi quelli di guerra, cioè omicidio, tortura, presa di ostaggi, oltraggio alla dignità personale e varie forme di violenza sessuale. È il campionario delle sofferenze inferte alle vittime – i 1.200 israeliani e i civili di varie nazionalità … (La Stampa)

Su altri media

Il mandato di arresto Da tempo, la Corte Penale Internazionale (CPI) dell’Aja non è più un tribunale di giustizia, ma una moderna Inquisizione, che si cimenta in una caccia alle streghe antisionista piuttosto che nell’applicazione del diritto. (Nicola Porro)

I provvedimenti dei giudici dell’Aja riguardano gravissime violazioni al diritto internazionale umanitario, che configurano «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità» ai sensi dello Statuto della Corte penale: le norme sono inderogabili, e si applicano nei confronti di tutti; non ammettono eccezioni per nessuno, né per aggressori né per gli aggrediti se questi abusano nel diritto di difesa, né persino per Capi di stato e di governo che in questi casi non godono di alcuna immunità. (Avvenire)

Israele - prosegue - è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l'incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Biden: «I mandati di arresto della Corte penale internazionale sono scandalosi»

– Crimini contro l’umanità: i mandati d’arresto che la Corte penale internazionale ha emesso nei confronti di Benjamin Netanyahu, del suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant e del leader di Hamas Mohammed Deif ha sollevato una selva di domande che vanno ben oltre il Medio Oriente in fiamme, anche perché trasformano il premier israeliano e gli altri destinatari del provvedimento in ricercati “globali”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono accusati anche di «omicidio, persecuzione e altri atti disumani», che rientrano nella fattispecie dei crimini contro l'umanità. Con queste motivazioni, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant, da ieri sono ricercati e potrebbero essere arrestati in uno dei 124 Paesi (tra cui l'Italia) che aderiscono allo Statuto di Roma per le decisioni prese nella guerra ancora in corso nella Striscia. (il Giornale)

I mandati di arresto della Corte penale internazionale sono «scandalosi». «Voglio essere chiaro: non c'è nessuna equivalenza fra Israele e Hamas. (Corriere del Ticino)