E’ stato varato il decreto contro le violenze a medici e infermieri

E’ stato varato il decreto contro le violenze a medici e infermieri
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Agenzia askanews INTERNO

Roma, 27 set. – Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto legge contro le violenze ai sanitari, annunciato nei giorni scorsi dai ministri della Giustizia e della Salute Nordio e Schillaci. Il decreto legge modifica gli articoli del codice di procedura penale 380 (arresto obbligatorio in flagranza) e 382 bis (arresto in flagranza differita): si estende l’arresto obbligatorio in flagranza anche agli atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti sanitari o che producono danni ai beni mobili e immobili destinati all’assistenza sanitaria, con la conseguente compromissione del servizio pubblico erogato dalle strutture. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sul tavolo c’era anche il decreto legge di riforma delle regole per i flussi di migranti: secondo quando è emerso, nella riunione di oggi è stato avviato l'esame del provvedimento, ma l’ok è stato rinviato. (Sky Tg24 )

Roma, 27 set. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, illustrando il provvedimento che ha avuto il via libera del Consiglio dei ministri."Per le aggressioni in ospedale è già previsto l'arresto in flagranza. (il Dolomiti)

Le ultime rilevazioni della nostra Federazione e dell’Osservatorio sulle violenze del Ministero della Salute calcolano che sono oltre 130mila i nostri professionisti aggrediti fisicamente o verbalmente ogni anno”. (FNOPI)

Sanità: Fp Cgil, DDL Antiaggressioni misura insufficiente, lavorare sulla prevenzione

Ci sarà l’arresto obbligatorio in flagranza anche differito per i reati commessi ai danni di medici, infermieri e personale socio-sanitario mentre sono in orario servizio, nonché per chi si scaglia contro i beni destinati all’assistenza sanitaria. (Il Fatto Quotidiano)

Per chi aggredisce il personale sanitario “è previsto l’aumento delle pene fino a 5 anni”; inoltre, “l’arresto obbligatorio nella flagranza del reato, con la possibilità di differimento non oltre le 48 ore”. (gnewsonline.it)

“Come Fp Cgil ribadiamo la necessità di un’organizzazione del lavoro che si orienti sul paziente piuttosto che sulla prestazione, la predisposizione di un registro dei mancati infortuni, la previsione di disciplinari di accreditamento per strutture pubbliche e private che prevedano un monitoraggio degli episodi di violenza e degli eventi sentinella e verifica delle azioni messe in campo dalle aziende, il riconoscimento dell’infortunio in caso di assenza dal lavoro conseguente ad aggressione, favorire il supporto psicologico in caso si verifichino situazioni di forte stress per personale e pazienti, potenziare l’assistenza territoriale, un indennizzo specifico ed automatico al personale che subisce un’aggressione, congedo retribuito obbligatorio per il recupero psicofisico per il personale che subisce un’aggressione”. (Fp Cgil)