Inchiesta Open, prosciolto anche Luca Lotti: "Un caso che mi ha ferito. Andiamo avanti"

Per l'inchiesta sulla fondazione Open sono stati prosciolti Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e tutti gli altri 9 indagati, tra i quali l'empolese ed ex ministro Luca Lotti, l'imprenditore Marco Carrai e l'avvocato Alberto Bianchi. Lotti: "Mai infranto la legge, mai avvantaggiato qualcuno. Ora lo dice una sentenza" "Anche il caso Open è chiuso. Finito. Non è mai esistito vorrei dire, ma non posso dirlo perché - anche se per minor tempo - mi ha accompagnato e seguito nel mio lavoro di parlamentare della Repubblica" scrive tramite social Lotti. (gonews)

Ne parlano anche altre fonti

“Non luogo a procedere nei confronti degli imputati, in quanto gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna”. (Il Fatto Quotidiano)

Sarebbe una tesi di laurea in matematica, ma anche una tesi di laurea sul giornalismo italiano. Richiederebbe un enorme lavoro d’a… (la Repubblica)

Entro 30 giorni il Gup Sara Farini depositerà la motivazione della sua ordinanza e potremo capire perché ha prosciolto tutti. Ciò detto, i fatti restano. (Il Fatto Quotidiano)

Renzi prosciolto dalle accuse del caso Open. Con lui anche Boschi, Lotti e gli altri imputati

È di rabbia, non di sollievo, la reazione di Matteo Renzi alla notizia che aspettava da anni, e che alle 12,30 di ieri lo raggiunge dal tribunale di Firenze. La giudice preliminare Sofia Farini smonta l'indagine con cui il pm Luca Turco ha dato la caccia per anni a Renzi, accusandolo di avere trasformato Open, la sua fondazione, in una cassa per finanziamenti illeciti. (il Giornale)

Il primo pensiero va ai figli che «non hanno mai dubitato dell’onestà del loro babbo» e alla moglie Agnese, «che è stata una roccia» per tutta la famiglia. (Corriere della Sera)

La difesa di Renzi: “esequie di un processo nato morto” Non luogo a procedere per tutti gli imputati, tra cui l’ex premier Matteo Renzi e gli altri esponenti di peso del Giglio magico come Luca Lotti, Maria Elena Boschi, Marco Carrai e l’avvocato Alberto Bianchi. (La Repubblica Firenze.it)