Capezzoli su Rsa: migliaia di anziani in lista d'attesa

Capezzoli su Rsa: migliaia di anziani in lista d'attesa
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gonews INTERNO

L’emergenza RSA in Toscana sta raggiungendo livelli critici. Oltre 1.500 anziani sono costretti ad attendere un posto letto in una residenza sanitaria assistenziale, con ripercussioni pesanti sulla loro qualità di vita e su quella delle loro famiglie. La situazione è allarmante: una combinazione di fattori, tra cui l'invecchiamento della popolazione, la carenza di investimenti e il progressivo indebolimento della rete di assistenza familiare, sta mettendo a dura prova il sistema. (gonews)

Se ne è parlato anche su altre testate

Leggi tutta la notizia Oltre 1.500 anziani sono costretti ad attendere un posto letto in una residenza sanitaria assistenziale, con ripercussioni pesanti sulla... (Virgilio)

Ma il problema riguarda le case di riposo di tutta la zona, che in Mugello sono numerose, una decina, con centinaia di posti letto per non autosufficienti. Dall’inizio dell’anno la lista di attesa per l’accesso alle case di riposo del Mugello con la quota sanitaria a carico dell’USL è bloccata. (LA NAZIONE)

Sono 7mila i lavoratori toscani che operano nelle Residenze sanitarie assistenziali e nelle strutture per disabili (Rsd) ai quali viene applicato il contratto di lavoro Uneba. “Il contratto – scrivono i vertici toscani di Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs – a 5 anni dalla scadenza, nella trattativa per il rinnovo, vede una proposta di Uneba di un aumento di 50 euro lordi al mese. (LA NAZIONE)

Liste d’ingresso degli anziani nelle Rsa bloccate in Mugello: l’allarme dei familiari

E il problema non riguarda soltanto “San Carlo”, che è la più grande casa di riposo del Mugello, con i suoi 118 posti letto. Perché la lista d’attesa degli anziani che chiedono di entrare, in convenzione, e quindi con un contributo da parte dell’ASL, in una Rsa è unica per tutto il Mugello. (Il Filo del Mugello)

Cause della Crisi RSA in Toscana La combinazione di fattori demografici, come l’invecchiamento della popolazione, e la mancanza di investimenti adeguati ha aggravato la situazione. (AssoCareNews.it)

PUGLIA – Le residenze sanitarie assistenziali non riescono a reggere il peso dei costi dell’energia, del lavoro e di tutti i beni necessari, che sono schizzati a livelli insostenibili nel breve periodo: in troppi stanno pensando di licenziare il personale. (Corriere Salentino)