Il Libano ha un nuovo presidente
Città del Vaticano Il Parlamento del Libano ha eletto oggi il comandante dell'esercito, Joseph Aoun, 14esimo presidente della Repubblica, dopo più di due anni di “vuoto di potere”. Sul suo nome sono confluiti, nel corso della seconda sessione di votazioni parlamentari, 99 voti su 128, dopo che nella prima il candidato non era riuscito a raggiungere la soglia delle 86 preferenze necessarie. La carica, che per l’ordinamento del Paese, spetta a un cristiano maronita, era rimasta vacante dopo la fine del mandato di Michel Aoun, il 31 ottobre 2022, a causa di divergenze tra le forze politiche nel trovare un accordo per il successore, e in particolare per i veti dei partiti sciiti Amal ed Hezbollah, contribuendo ad aggravare una crisi economica e sociale scoppiata già nel 2019. (Vatican News - Italiano)
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Il 61enne generale Joseph Aoun, capo delle Forze armate libanesi, è stato eletto presidente nella carica che, secondo l’ordinamento libanese, spetta a un cristiano maronita. Elezione decisiva anche in termini di sicurezza nel Paese: Aoun, dal 2017 a capo delle forze armate, considerato filo americano, è sostenuto dalle forze occidentali e dai paesi arabi del Golfo ostili all’Iran. (ilmessaggero.it)
Come … Joseph Aoun, 71 anni compiuti oggi, nativo del sud, è stato eletto ieri presidente del Libano, dopo due anni di stallo politico nazionale e 12 tentativi falliti. (Il Fatto Quotidiano)
Il Libano ha, finalmente, un nuovo presidente. Aoun, cristiano maronita così come devono essere tutti i presidenti del Libano secondo il Patto nazionale del 1943 (il primo ministro è musulmano sunnita, mentre il presidente del Parlamento musulmano sciita), sarà dunque l’uomo che cercherà di traghettare il Paese dei cedri in una fase storica complessa e drammatica. (Il Sole 24 ORE)
Il generale a capo delle forze armate è stato eletto oggi a Beirut presidente dal parlamento Libano, Joseph Aoun eletto presidente: “Non negozieremo la sovranità” (Dire)
Dopo l’elezione a presidente di Joseph Aoun, l’importante deputato di Hezbollah, Mohammed Raad, ha spiegato che portando al secondo turno il voto per il capo dello Stato, il movimento sciita e i suoi alleati hanno «inviato il messaggio che siamo noi i custodi del consenso nazionale». (il manifesto)
La carica era rimasta vacante dall’ottobre 2022, quando era scaduto il mandato del precedente capo dello Stato, Michel Aoun (tra i due non ci sono legami di parentela). (EuNews)