Le ultime ore di Sinwar, dal 7 ottobre nascosto nei tunnel con tv e viveri a Khan Younis fino all’uccisione: le tappe di 376 giorni di fuga

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Ha tentato un’ultima fuga verso nord, ma il raid delle Israel Defense Forces non gliene ha dato il tempo. Non è riuscito l’ultimo colpo di scena a Yahya Sinwar, leader di Hamas ucciso ieri a Rafah dall’esercito di Tel Aviv. L’uomo che ha architettato gli attentati del 7 ottobre, ricostruisce un dettagliato report dell’Idf, aveva provato a lasciare il sud della Striscia di Gaza e a raggiungere l’area umanitaria di Al Mawasi. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

La morte di Yahya Sinwar, il capo di Hamas ucciso giovedì 17 ottobre in un raid israeliano, rappresenta un duro colpo per il gruppo palestinese, ma non porrà fine alla guerra nella Striscia di Gaza, che va avanti da più di un anno. (WIRED Italia)

L'uccisione di Yahya Sinwar può rappresentare un punto di svolta per il conflitto. (Fanpage.it)

Il soldato che scavava fra le pietre dell'edificio di Rafah (dove per lunghi mesi all'Idf era stato proibito di entrare) dopo che a sua brigata l'aveva distrutta con successo scoprendovi all'interno terroristi e armi, ha detto proprio così: «Wow! Questo somiglia a Sinwar». (il Giornale)

L’ultimo nascondiglio di Sinwar, l’ennesima chance per la tregua

Un piccolo libro di Dua, le preghiere quotidiane islamiche e un altro libricino di preghiere; una misbaha, il rosario in grani islamico; un giubbotto da combattimento; un fucile Kalashnikov con proiettili; alcune granate; una piccola bottiglia di profumo; un accendino; circa 10mila euro in sheckel; delle pinzette per unghie; una torcia elettrica; un rotolo di nastro isolante nero imballato; un or… (La Stampa)

Prima che scendesse la notte, mercoledì, i soldati hanno ucciso i due militanti in un edificio e hanno sparato un colpo di carro armato contro l'altro. Dopo l'attacco israeliano, due militanti con il volto coperto sono fuggiti in un edificio, mentre un altro, Sinwar, è entrato in un secondo palazzo. (la Repubblica)

Buongiorno, con l’uccisione di Yahya Sinwar la guerra in Medio Oriente volta ancora pagina. Oppure no? È la naturale domanda del giorno dopo l’eliminazione del ricercato numero uno dall’esercito israeliano, quello che era riuscito a sfuggire più a lungo alla meticolosa caccia all’uomo benché non fosse mai uscito dallo scenario più devastato dai colpi dei soldati comandati da Benjamin Netanyahu: la Striscia di Gaza (Corriere della Sera)