Battiato e quel concerto a Soliera. Pignatti: «Ci lasciò a bocca aperta»
Però che orgoglio portare Franco Battiato a Soliera».
Sul palco sale Franco Battiato.
L'organizzatore Luciano Pignatti ricorda come nacque un concerto nel 1974, ancora oggi ricordato per la sua originalità «Fu un incredibile concerto elettronico in discoteca». SOLIERA Quasi cinquant’anni fa.
Come siete entrati in contatto con Franco Battiato?
«In quegli anni Franco era anche molto impegnato nella sinistra extraparlamentare
La notizia riportata su altri giornali
Il suo universo musicale è un Aleph in cui si ricongiungono «mondi lontanissimi»: con lui, il cantautore si libera dell’obbligatorio equipaggiamento «voce e chitarra» e dei vincoli di sobrietà sonora imposti dal primato della parola. (Il Manifesto)
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Perché, dopo avervi temporaneamente aderito nella seconda metà degli anni Settanta, non ne poteva più dell’autoreferenzialità e della snobberia della musica contemporanea, delle neoavanguardie colte del secondo Novecento: “La musica di consumo – come mi disse qualche anno addietro -, a volte è infelice e indecente, ma quando riesce magnificamente descrive i sentimenti umani”. (Il Fatto Quotidiano)
Il concerto serale fu straordinario, anche se di musica decisamente sperimentale, a lume di candela, alla presenza di 150 spettatori! Buon viaggio, Franco” (Cremonaoggi)
Fuori dalla villa, residenza del maestro, un nutrito gruppo di giornalisti, fan e vicini di casa A officiare il rito funebre, davanti a un numero ristretto di parenti e amici nella cappella privata di Villa Grazia, è stato padre Orazio Barbarino. (LaPresse)
E' morto a 76 anni nella sua casa di Milo, vicino a Catania, era malato da tempo. L'avanguardia e il pop, l'elettronica e la lirica, il cinema, la pittura. (Tg1 - www.tg1.rai.it)