Francia, Daniele Capezzone: "I macroniani italiani? Aiutateli ad attraversare la strada"

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto

Daniele Capezzone nella sua consueta rassegna stampa di Occhio al caffè presenta i principali fatti che trovano spazio sui quotidiani nazionali. E di fatto bisogna mettere in chiaro che oggi a farla da padrone sono i risultati delle elezioni francesi. E come sottolinea il direttore editoriale di Libero il day after potrebbe essere abbastanza duro per i macroniani italici: "Se ne incontrate qualcuno mi raccomando assecondateli e aiutateli ad attraversare la strada perché oggi per loro tutto è più difficile". (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Il problema, adesso, è anche nostro. Di come noi, l’Italia e più in generale l’Europa, potremo e dovremo convivere con questa Francia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In Europa, i rischi di instabilità potrebbero arrivare dalla Francia”. Richard Gnodde, ceo di Goldman Sachs International, in un’intervista a Il Sole24Ore affronta i principali temi di attualità degli investitori. (Entilocali-online)

Non si può non guardare a Parigi in questo prossimo fine settimana. L’Italia sarà il paradiso fiscale dei francesi? (Start Magazine)

Italianisation. Tutto bloccato. La Francia pensa al suo Draghi

L'analisi del notista politico e commentatore dei nostri giornali Nem sui risultati elettorali francesi. "Non sono solo le borse e i mercati a essere preoccupati di una eventuale vittoria di Marine Le Pen al secondo turno del voto francese, in Italia lo sono anche i progressisti di Elly Schlein e Giuseppe Conte". (Il Messaggero Veneto)

Nel governo e soprattutto nel ministero dell’Economia, sono almeno due le opzioni discusse in modo più o meno sommerso. (Corriere della Sera)

“Un” Draghi non significa Mario Draghi in carne ed ossa, benché Emmanuel Macron potrebbe anche essere disponibile a coabitare con l’ex governatore della Banca centrale europea, dal quale in tempo di Covid ha preso a prestito il famoso “whatever it takes” parafrasato e tradotto in “quoi qu'il en coûte” (costi quel che costi) per salvare le imprese francesi. (L'HuffPost)