Inter, la mossa degli ultras dopo che i capi sono finiti in manette

Lo scandalo che ha travolto alcune frange del tifo organizzato di Inter e Milan, scuotendo il mondo degli ultras e quello del calcio italiano più in generale, potrebbe avere ben presto delle conseguenze a cominciare da ciò che vedremo prossimamente sugli spalti. L'obiettivo è chiaro: tornare al tifo sano, quello scevro dai loschi affari gestiti dai cosiddetti membri del "direttivo" e fatto solo di cori, bandiere e coreografie. (il Giornale)

Su altre testate

Nei ruoli di comando, con diverse responsabilità, c'erano anche diverse donne. Ma anche Roberta Grassi, 44 anni, contabile della curva Sud del Milan, solo perquisita. (leggo.it)

Che non ha nulla a vedere con lo sport del calcio né con le tifoserie, ma con la criminalità organizzata che in Italia da decenni ha creato una realtà parallela allo Stato e allo sport capace di smuovere denaro e creare bassa manovalanza da asservire sia per fare il lavoro sporco che per dirottare opinione pubblica ed elezioni, nazionali e locali. (Italia Oggi)

È la parabola dei tifosi interisti di Roma, finiti negli atti dell’inchiesta milanese come vittime di estorsione da parte dei padrini nerazzurri. I romani che tifano per l’Inter infatti dovevano pagare 10 euro in pi… (Repubblica Roma)

Il prefetto di Milano: «No allo striscione Curva Nord. Identifica un'associazione a delinquere»

L’Inter risponde sul campo alle polemiche nate per l’inchiesta sui rapporti con gli ultrà. La squadra di Simone Inzaghi si è imposta con un rotondo 4-0 sulla Stella Rossa nella seconda gara del girone unico di Champions League, proprio davanti ai sostenitori nerazzurri. (Inter Dipendenza)

E dopo una serie di silenzi alle proprie domande, con gli indagati che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, il gip Santoro ha conseguito il suo primo successo. Infatti, Cristian Ferrario, ritenuto prestanome dei leader ultrà nerazzurro Andrea Beretta e di Antonio Bellocco ucciso un mese fa a coltellate dallo stesso Beretta, ha ammesso i capi di imputazione a lui contestati. (Calcio e Finanza)

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera-Milano, lo striscione della Curva, alla luce delle indagini portate avanti negli ultimi anni, identifica, secondo la Procura di Milano, una «associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa» e non un semplice gruppo di tifosi. (Calcio e Finanza)