Ibrahimovic: "Partita decisiva per Fonseca? Assolutamente no, non ne abbiamo parlato"
Ibrahimovic: "Partita decisiva per Fonseca? Assolutamente no, non ne abbiamo parlato" Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird, è intervenuto ai microfoni di DAZN prima del derby contro l'Inter: "Niente di grave, le critiche fanno parte del lavoro. Si parla del mio ruolo, ma ciò che importa è il Milan. Non posso fare le battute perché non tutti le capiscono, devo stare attento". C'è qualcosa che voi aggiungere? "Il mio è un lavoro impegnativo, mi piace e sto crescendo. (TUTTO mercato WEB)
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È scoppiato un vero e proprio scandalo dopo le dichiarazioni rilasciate da Ibrahimovic prima della sfida in Champions League con il Liverpool, poi persa dai rossoneri. Per quanto fosse chiaro che lo svedese stesse chiaramente esagerando affermando di esser il “boss” del Milan, e che aveva soltanto lui aveva il potere di comandare il club, molti hanno comunque giudicato con grande severità le sue affermazioni. (JMania)
Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird, è intervenuto a pochi minuti dal derby. Ecco le sue parole a DAZN: Ibra e le critiche subite: "Non tutti capiscono le battute, devo stare attento" (Milan News)
Al dirigente rossonero è stato chiesto se, in caso di sconfitta contro l’Inter, il tecnico portoghese rischierebbe concretamente il posto. Questa la sua risposta in merito: “Assolutamente no. (FantaMaster)
Ma non basta certo precisare che i leoni con i relativi gattini e i padre eterni (o i boss) nominati ogni due per tre facciano parte di un repertorio consolidato di battute del personaggio Ibra per risolvere il problema. (Corriere della Sera)
Poco prima del fischio d'inizio di Inter-Milan, Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato un'intervista ai microfoni di DAZN, in cui ha commentato le critiche a lui rivolte nelle ultime settimane. In apertura l'ex attaccante ha risposto a una domanda sulle critiche nei suoi confronti: "No, niente di grave. (GianlucaDiMarzio.com)
Il momento dei rossoneri è davvero delicato e nessuno se lo sarebbe mai immaginato così già a fine settembre, alla quinta giornata. Niente «gattini», niente «leoni», ma soprattutto niente «boss» con persone che lavorano per lui. (ilmessaggero.it)