Oro rubato e riciclato in lingotti, all'artigiano padovano 50 euro a fusione. Il gioielliere vicentino: «Prima o poi doveva succedere»
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L’artigiano di Gazzo, Roberto Carotto, per ogni fusione di oro o argento rubato intascava 50 euro. Era questa la somma pattuita con il gioielliere vicentino Lino Frasson. I due, finiti nell’inchiesta della Procura e nel mirino dei carabinieri insieme ad altre 72 persone indagate per riciclaggio, si sono conosciuti tanti anni fa perchè entrambi addetti ai lavori del comparto orafo. Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini, hanno sequestrato 50 chili di oro, tra lingotti e gioielli, per un valore di quasi 5 milioni di euro, 30 chili di argento, 390mila euro nascosti in un intercapedine e 500mila euro sigillati dalla magistratura in un conto corrente (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Per la quale veniva utilizzato un forno a crogiolo di proprietà di un padovano di Gazzo che trasformava il tutto in ligotti da piazzare sul mercato. Chi meglio di un orafo vicentino? Li aspettava nel suo laboratorio di periferia, e loro, una settantina di ladri, dopo aver rubato, depredato e saccheggiato in giro per il Nord Est si presentavano con la refurtiva, soprattutto gioielli e preziosi. (Corriere della Sera)
Sequestri milionari E come 50 chili di oro, tra lingotti e gioielli, per un valore di quasi 5 milioni, 30 chili di argento, 390mila euro nascosti in un intercapedine e 500mila euro sigillati dalla magistratura in un conto corrente (ilgazzettino.it)
Lo conoscono in pochi, anche perché dicono in paese «ha sempre avuto una vita tranquilla». Roberto Carotto, indagato per riciclaggio nell'inchiesta della Procura di Padova che ha portato al blitz di ieri mattina (13 marzo) abita a Grantortino, frazione di Gazzo Padovano. (ilgazzettino.it)
Nelle prime ore di giovedì 13 marzo 2025, nel contesto di una vasta operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Padova, nel territorio di tutte le province del Veneto e di quelle di Trento e Rimini, i Carabinieri del Comando Provinciale di Padova, coadiuvati da personale dei rispettivi Comandi competenti per territorio, del 4° Battaglione Veneto di Mestre, dei Cinofili di Torreglia e del 14° Nucleo Elicotteri di Belluno, nell’ambito di un dispositivo che ha visto l’impiego di oltre 350 Carabinieri, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale patavino nei confronti di 2 persone sottoposte alle indagini per il delitto di riciclaggio in concorso con altri 2 indagati e a decreti di perquisizione emessi dalla Procura euganea a carico di altre 70 persone, a cui vengono contestati reati contro il patrimonio. (la VOCE del TRENTINO)
Le indagini sono partite nell’aprile dello scorso anno, quando i militari dell’Arma di Padova sono riusciti a intercettare un furto in abitazione a Legnaro. (Corriere della Sera)
Il dispositivo, guidato dal Comando Provinciale di Padova con il supporto dei rispettivi Comandi competenti per territorio, del 4° Battaglione Veneto di Mestre, delle unità Cinofile di Torreglia e del 14° Nucleo Elicotteri di Belluno, ha dato esecuzione a un articolato piano di intervento giudiziario mirato a smantellare una complessa rete di riciclaggio di oro e preziosi. (l'Adige)