Firenze, Sandra Bonsanti parla sul palco della cerimonia della Liberazione

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Repubblica TV INTERNO

"Travolti come siamo dallo scorrere di una realtà sempre più frenetica, di giorni così rapidi a farsi sera corriamo il rischio di ricordare appena quel tempo in cui non eravamo liberi. Il primo 25 aprile con un governo di destra. Non riesco a pensare al 25 aprile senza rivedere noi bambini di Firenze che scoprivamo la libertà, qui in piazza della Signoria ballavamo con gli scozzesi al suono della cornamusa", dice la giornalista Sandra Bonsanti a Firenze sul palco della cerimonia per la Liberazione. (Repubblica TV)

La notizia riportata su altri giornali

La mattinata si è aperta con una messa in duomo e a seguire la posa di corone d'alloro prima al Sacrario dei Caduti di piazzale Collenuccio e poi alla Cappella Votiva di Sant'Ubaldo. – "Questo è il nostro giorno del ringraziamento per coloro che con sacrificio si sono schierati dalla parte giusta contro fascismo e nazismo, basta con le ambiguità sul 25 Aprile, la Resistenza non è divisiva”. (il Resto del Carlino)

Polemiche a Grosseto La cerimonia per il 25 aprile sull’arengario di Palazzo Vecchio. Nella città maremmana il sindaco Vivarelli Colonna se ne va contestato dall’Anpi per la via a Almirante Piazza della Signoria (cge) (La Repubblica Firenze.it)

– “Per noi ogni anno il 25 aprile rappresenta il momento fondamentale nel quale tutto il popolo italiano rinnova la sua forte consapevolezza dei valori della libertà, della Resistenza. Tutte le istituzioni devono impegnarsi senza ambiguità, senza alcun tipo di infingimento, affinché i valori della Liberazione, dell'Antifascismo e della Resistenza siano valori condivisi da tutto il popolo, perché un popolo senza memoria non è un popolo. (LA NAZIONE)

Stamani anche alla Spezia le celebrazioni per il 78mo anniversario della Liberazione, tenutesi al Monumento alla Resistenza. Qui il discorso integrale del sindaco della Spezia e presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini: Care concittadine, cari concittadini, associazioni, autorità civili, militari e religiose presenti, (CittaDellaSpezia)

«La Resistenza è la nostra identità nazionale. Se ci diciamo italiani ci diciamo anche antifascisti, non possiamo dirci italiani se non siamo antifascisti ed è su questi valori che dobbiamo fondare una memoria comune». (Corriere Fiorentino)

"Le parole di Giorgia Meloni - ha detto - sono fondamentali per tenere unita la nostra nazione in una data importante come quella di oggi che rimette al centro i valori della democrazia e della libertà che erano stati conculcati durante il fascismo. (La Repubblica Firenze.it)