Il testimone che avrebbe visto Puff Daddy in video hard con celebrità minorenni. Ecco il contratto "del silenzio" per entrare alle feste
Il rapper si trova in prigione in attesa del processo, che comincerà a maggio Nuovi guai per Puff Daddy, mentre si trova in prigione in attesa del processo che comincerà a maggio continuano a circolare storie riguardanti le violenze delle quali parrebbe essersi reso protagonista negli ultimi decenni. Già da qualche settimana gli avvocati del rapper provano a tenere a bada l’ondata di denunce che popolano le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo, minimizzando la questione, sostenendo si tratti esclusivamente di persone in cerca di notorietà o un facile accordo economico. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
I legali del rapper e produttore hanno chiesto ad un giudice di limitare le dichiarazioni rilasciate da potenziali testimoni e dai loro avvocati al di fuori del tribunale, soprattutto dopo le recenti accuse di Courtney Burgess, che afferma di essere in possesso di video dove il rapper commetterebbe violenze su celebrità, anche minorenni (Sky Tg24 )
Il cantante, attualmente, è in carcere con l'accusa di traffico sessuale, racket e prostituzione e le forze dell'ordine che stanno indagando continuano a sentire testimoni che hanno preso parte ai suoi famosi "White Party", le feste incriminate dove succedeva di tutto e di più. (leggo.it)
L’ultima a parlare è stata la modella Precious Muir, che ha raccontato di come l’organizzazione delle feste prevedesse dei suv neri che portassero le modelle sul posto. Dopo le pesanti accuse, tra cui la violenza sessuale, Sean Diddy Combs si trova ancora in carcere al Metropolitan Detention Center di Brooklyn. (MOW)
Lo scorso 16 settembre, Sean "Diddy" Combs, noto come Puff Daddy o P Diddy, è stato arrestato a Manhattan con accuse le gravissime accuse di «tratta di esseri umani a scopo sessuale, rapimento e violenze». (Io Donna)
Spunta la testimonianza di Precious Muir: «Qualcuno gli ha mostrato questo stile di vita e lui ha sostanzialmente preso quello stile di vita e lo ha portato a un punto di non ritorno» (Open)
Tra i tantissimi dettagli che sono emersi quello che ha colpito l’opinione pubblica è che Daddy non avrebbe mai fatto distinzione di età o di sesso per le vittime. (Il Fatto Quotidiano)