Sciopero generale, disuniti verso la meta
Insieme, hanno siglato pochi giorni fa un’ipotesi di rinnovo del contratto che, per oltre 5 mila dipendenti di Regione, enti locali e partecipate porterà un aumento in busta paga del 12,5 per cento. Sulle posizioni del governo nazionale, i quattro sindacati confederali in Valle vanno invece in ordine sparso. Con una spaccatura che non si vedeva da anni, se non da decenni. La Cgil e la Uil hanno proclamato per venerdì uno sciopero generale contro la Finanziaria del governo di Giorgia Meloni, criticando in particolare i tagli alla sanità, all’istruzione, ai servizi e la politica assente nei rinnovi dei contratti collettivi scaduti. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altre testate
Con il termine precettazione s’intende il provvedimento amministrativo straordinario col quale la competente autorità (ministero) impone il termine di uno sciopero. (Corriere della Sera)
Permettetemi di avere il dubbio che se uno convoca uno sciopero su una legge di bilancio prima ancora di conoscerla, qualche pregiudizio ce l'abbia". (Adnkronos)
"Dal governo questo è un attacco a rappresentanza e democrazia. Da Salvini in primis è un attacco al diritto di sciopero. Quando vede Cgil e Uil vede rosso". Maurizio Landini, segretario generale del sindacato Cgil, è intervistato da Alessandro De Angelis, vicedirettore di Huffpost all'evento "Superare il Mismatch". (L'HuffPost)
“Tagliare la pubblica amministrazione significare dare meno servizi ai cittadini”. Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, dalla manifestazione di Roma sotto il Campidoglio. (Collettiva.it)
Il tentativo di una mediazione è fallito poco dopo le 17, al termine dell'incontro tra il ministro con Cgil e Uil, convocato per trovare un punto di caduta. (il Giornale)
“La legge di bilancio del governo Meloni – si legge in una nota – è uno schiaffo alla sanità pubblica che subisce gravi tagli. La tutela della salute dei cittadini è il principale obiettivo che ogni governo deve perseguire per garantire stesse possibilità di cure a tutti, nessuno escluso. (Fp Cgil)