Meta, notizie e stop fact-checking sui social network: le conseguenze per gli utenti
Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook e Instagram, per il momento solo negli Stati Uniti, non avranno più un loro sistema di fact-checking. La scelta ricalca quella già compiuta anni fa da Elon Musk per X, ma si scontra con le regole europee. “Le piattaforme saranno ancora obbligate a un impegno proattivo in Italia, ma in dubbio è il ruolo di queste aziende nel controllo delle notizie”, commenta l’avvocato Ernesto Belisario a Sky tg24 Insider (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri media
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva afferma che i paesi devono garantire che la loro sovranità sia "protetta" in seguito alla decisione del gigante dei social media Meta di porre fine al fact-checking negli Stati Uniti (Tiscali Notizie)
Aumenteranno disinformazione e fake news sui social di Mark Zuckerberg ora che Meta ha deciso la fine del fact-checking? Il gigante dei social network, che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, ieri ha annunciato che sta eliminando gradualmente un programma lanciato nel 2016. (Il Sole 24 ORE)
È una mossa che molti vedono come rivoluzionaria, ma che in realtà nasconde un’ammissione implicita: il fact-checking non funziona. La comunità scientifica lo aveva già dimostrato. (Corriere della Sera)
Meta (LA STAMPA Finanza)
Grazie al lavoro incessante e meticoloso dei Carabinieri della Stazione di Marina di Gioiosa Ionica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, un uomo di 60 anni, residente nella zona, è stato arrestato ed il suo fermo convalidato dalla Procura di Locri. (Corriere di Lamezia)
L’ultima mossa di Meta, ovvero l’ingresso di John Elkann (esponente di punta della finanza europea) e Dana White (presidente UFC ed emblema dell’imprenditoria americana “senza troppi fronzoli”) nel consiglio di amministrazione, sembra suggerire qualcosa di molto più profondo di un semplice rimpasto aziendale. (StartupItalia)