Russia. 158 droni ucraini intercettati, mentre i russi avanzano nel Donbass
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Red – Il ministero della Difesa russo ha comunicato che è stato effettuato da parte ucraina un massiccio attacco di droni su 15 regioni del paese, di cui 158 intercettati e distrutti dai sistemi difensivi. Nella fattispecie 46 sono stati abbattuti nella regione di Kursk, 34 in quella di Bryansk, 28 nella regione di Voronezh e 14 nella regione di Belgorod; 2 droni sono stati abbattuti su Mosca e 7 sulla regione di Mosca. (Notizie Geopolitiche)
Ne parlano anche altri giornali
Sabato notte, le forze ucraine hanno effettuato il più grande attacco con droni sul territorio della Russia, secondo il Ministero della Difesa russo, sono stati intercettati 158 droni in 16 regioni, oltre alla capitale Mosca. (Farodiroma)
Ucraina, lo choc della volontaria italiana a Leopoli: «I missili russi hanno centrato edifici a 50 metri da noi» L'attacco ucraino sul Mar Nero nonostante la ritirata nemica Il Ministero della Difesa di Mosca ha affermato che, durante la scorsa notte, sette droni aerei e un missile ucraino sono stati abbattuti sulle regioni russe di Bryansk, Belgorod e Kursk, mentre 2 droni marini delle forze di Kiev sono stati distrutti nel Mar Nero nei pressi di Novorossiysk. (ilmessaggero.it)
Sono più di 150 i droni ucraini abbattuti nella notte scorsa dalle difese aeree russe. Di questi, due droni sono stati abbattuti nella città di Mosca, causando la caduta di detriti che hanno provocato un incendio in una raffineria di petrolio. (il Giornale)
Nelle ultime 24 ore, su Russia e Ucraina si è abbattuta una vera e propria pioggia di fuoco. Tutti puntati verso centrali elettriche, raffinerie, altre infrastrutture energetiche. (ilmessaggero.it)
Il velivolo era stato intercettato e colpito dalle forze armate russe (LAPRESSE)
Il ministero aggiunge che sono stati bombardati anche «magazzini di missili stranieri e armi di artiglieria», oltre a «un centro di telecomunicazioni satellitari delle forze armate ucraine e le infrastrutture di un aeroporto militare». (Corriere del Ticino)