Da Stellantis a Beko, il Natale difficile degli operai
Da Stellantis a Beko, Natale difficile degli operai Dalla Beko di Siena agli stabilimenti della Trasnova, azienda dell’indotto Stellantis, licenziamenti e chiusure. Natale amaro dunque per centinaia di operai. Il lavoro è un diritto ha detto ancora Papa Francesco ieri durante l’Angelus. Servizio di Vito D’Ettorre per Tg2000 Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
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Nei guai finiranno anche alcuni dipendenti delle sedi di Fabriano e Siena. Che non gli sia tolto il lavoro, per motivi economici o finanziari": queste le parole del Pontefice durante l’Angelus di ieri mattina a piazza San Pietro. (il Resto del Carlino)
. Saremo al vostro fianco, ci sarà il presidente della Regione Giani ma anche una delegazione dei nostri parlamentari, vedo qui il segretario regionale Fossi. Ci saremo, insisteremo". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, incontrando gli operai e i delegati sindacali della Beko a Siena, riferendosi anche alla data annunciata dalla multinazionale per la chiusura degli stabilimenti in Italia. (Il Sole 24 ORE)
La pioggia non ferma la protesta dei 299 lavoratori dello stabilimento Beko di Siena, che ieri hanno scioperato due ore per ogni turno, in modo da essere presenti alla visita della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein. (LA NAZIONE)
Nuovo tavolo d’incontro al ministero per la crisi delle fabbriche Beko – ex Whirlpool: stabilimenti verso la chiusura e lavoratori a casa, ecco cosa può succedere e quali proposte avanzerà il gruppo turco (FIRSTonline)
Il presidente è voluto essere nuovamente presente a distanza di alcuni giorni ai cancelli dello stabilimento senese accanto ai 299 operai che rischiano il licenziamento entro il 31 dicembre 2025. “La Toscana è con voi, quello che sta accadendo qui riguarda una manifattura assolutamente importante a Siena (Toscana Notizie)
– “Sono vicino ai lavoratori di Siena, Fabriano e Ascoli Piceno, che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che è un diritto alla dignità. Che non gli sia tolto il lavoro, per motivi economici o finanziari”. (LA NAZIONE)