Guasto informatico blocca la produzione in 12 stabilimenti Toyota in Giappone

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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Da questa mattina, un gigantesco guasto informatico ha paralizzato la produzione in 12 dei 14 impianti di assemblaggio di automobili del gruppo Toyota in Giappone, ma la casa automobilistica ha dichiarato di non sospettare un attacco informatico. “Dodici fabbriche, che coprono 25 linee di produzione, non sono in grado di ordinare pezzi a causa di un guasto del sistema” informatico, ha detto alla France press Sawaco Takeda, portavoce della Toyota, “ma al momento non crediamo si tratti di un attacco informatico”, ha aggiunto. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La ripresa della produzione presso le due restanti fabbriche, situate nelle prefetture di Fukuoka e Kyoto, avverrà da stasera. Toyota riavvierà da questa mattina le operazioni in 12 delle 14 fabbriche che ieri erano state colpite da un guasto informatico che aveva portato alla sospensione della produzione su larga scala. (Giornale di Sicilia)

Il problema sta impedendo alla casa automobilistica giapponese di ordinare i componenti e la causa è oggetto di indagine, anche se “probabilmente non è dovuta ad un attacco informatico”, ha detto un portavoce dell’azienda. (ClubAlfa.it)

Toyota ha sospeso le operazioni in tutti i suoi stabilimenti di assemblaggio nel suo paese d’origine a causa di un problema tecnico nel suo sistema di produzione. La mossa ha bloccato la produzione interna della casa automobilistica più venduta al mondo. (MotoriSuMotori)

Toyota: riprendera' domani la produzione negli stabilimenti in Giappone (Il Sole 24 ORE)

Non c’è pace per gli stabilimenti del mondo dell’auto, prima chiusi per Covid, poi costretti a procedere a singhiozzo per assenza di chip e ora per non meglio specificati “guasti informatici”. Congelata l'attività degli impianti nipponici del primo costruttore d'auto al mondo. (Start Magazine)

Il guasto è talmente profondo da aver fatto scattare un’indagine per accertare le cause. Sarebbe la normalità, se non fosse che la sospensione ha coinvolto 14 stabilimenti di assemblaggio in Giappone. (Wall Street Italia)