Volkswagen dice addio allo Xinjiang | Quattroruote.it

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Quattroruote ECONOMIA

La Volkswagen sta affrontando diversi problemi, ma un dei più controversi è stato finalmente risolto: la Casa tedesca, infatti, cancella la sua presenza nello Xinjiang, regione cinese finita più volte al centro di accuse per le violazioni dei diritti umani dell'etnia degli Uiguri. Wolfsburg, da tempo sotto pesanti pressioni per il suo coinvolgimento nell'area, ha annunciato la vendita della fabbrica nella capitale Urumqi e di una pista di prova a Turpan alla Shanghai Motor Vehicle Inspection Center (Smvic). (Quattroruote)

La notizia riportata su altre testate

La notizia è stata anticipata dalla Reuters e si inserisce nel contesto dell'attuale crisi Volkswagen che vede il gruppo di Wolfsburg alle prese con licenziamenti e possibili dismissioni di impianti produttivi europei. (HDmotori)

Il Gruppo Volkswagen rafforza la sua collaborazione con il produttore cinese SAIC, un legame che dura ormai da quattro decenni. A Shanghai, le due aziende hanno firmato l’estensione della loro joint venture, che ora si estende fino al 2040, assicurando una pianificazione strategica ben oltre il 2030, in un periodo di rapida evoluzione per il mercato automobilistico cinese. (ClubAlfa.it)

Questo accordo, cruciale per la strategia "In Cina, per la Cina", mira a consolidare la leadership con i brand Volkswagen e Audi nell'era dei veicoli elettrici intelligenti e connessi. Il Gruppo Volkswagen rafforza la sua presenza in Cina (nonostante recenti notizie di chiusure), consolidando la partnership quarantennale con SAIC Motor. (HDmotori)

Volkswagen, è stato venduto uno stabilimento in Cina: chi è il prossimo?

Lo Xinjiang, remota e immensa provincia nord occidentale, è infatti a maggioranza uigura, etnia turcofona di religione islamica. Addio Xinjiang. (La Stampa)

Il Gruppo Volkswagen ha deciso di disinvestire dal suo impianto a Urumqi, nella regione cinese dello Xinjiang, area al centro di polemiche internazionali legate alla repressione della popolazione turcofona e musulmana locale ( gli uiguri ) e, soprattutto, a presunti abusi dei diritti umani (lavoro forzato). (Il Sole 24 ORE)

Chiude Volkswagen, ma per adesso solo in Cina. Un contesto da incubo dal quale il marchio tedesco vuole slegarsi in ogni modo. (ClubAlfa.it)