Francia, un uomo armato di coltelli ucciso dalla polizia: ma era un barbone
Un tragico errore quello commesso stamattina dai poliziotti alla periferia di Parigi: non era né un terrorista, né un criminale l'uomo ucciso alla fermata dell'autobus da un agente a Seine Saint Denis, a Dugny. A mettere in allarme i poliziotti sono stati i due coltelli che l'uomo aveva in mano: ne teneva uno con la destra e uno con la sinistra, mentre se ne stava seduto alla fermata. Al loro arrivo, si è alzato e si è «lanciato» contro di loro «senza dire una parola»: una mossa che ha provocato la reazione degli agenti. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre fonti
L'assalitore che sabato scorso ha ucciso a colpi di coltello un passante a Mulhouse, nell'est della Francia, al grido di «Allah Akbar», e ferito altre sei persone, è stato consegnato alla giustizia francese: è quanto riferito dalla procura nazionale antiterrorismo (Pnat) della Francia, precisando che l'uomo - un algerino in situazione irregolare - verrà presentato ad un giudice antiterrorismo, in vista di una probabile iscrizione nel registro degli indagati. (Corriere del Ticino)
Uno degli agenti ha utilizzato per fermarlo una pistola elettrica, che si è rivelata inefficace. Lo ha riferito la prefettura parigina. (La Stampa)
L’uomo è morto nonostante i tentativi di rianimazione. Un altro ha sparato, colpendolo al petto. (ilmessaggero.it)
Un uomo ha lanciato dei coltelli contro un gruppo di agenti a Dugny, nella Seine-Saint-Denis a nord di Parigi. La questura della capitale francese ha fatto sapere che l'uomo è stato ferito da un agente con un'arma di ordinanza. (Fanpage.it)
Secondo quanto riportato dalla prefettura, uno degli agenti ha tentato di neutralizzarlo utilizzando un taser, ma senza alcun risultato. A quel punto, un altro poliziotto ha fatto ricorso alla propria arma da fuoco, colpendo il sospetto al torace. (Tiscali Notizie)
L’uomo armato di coltelli ucciso questa mattina dalla polizia nella regione di Parigi è stato identificato come un « senzatetto » del quartiere. (Gazzetta del Sud)