Gli Oasis rinnegano il dynamic pricing per il reunion tour

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A un paio di giorni dall’ annunciata inchiesta da parte del governo britannico sulla pratica del dynamic pricing applicata ai biglietti per il reunion tour degli Oasis annunciato per il 2025 , la ritrovata band dei fratelli Noel e Liam Gallagher ha diffuso una nota ufficiale nella quale ha preso le distanze dalla modalità di vendita. “E’ necessario chiarire che gli Oasis lasciano le decisioni sui biglietti e sui prezzi interamente ai loro promoter e manager, e non hanno mai avuto la consapevolezza che sarebbero stati utilizzati prezzi dinamici”, si legge nel comunicato: “Sebbene i precedenti incontri tra i organizzatori, Ticketmaster e il management della band abbiano portato a una strategia di vendita dei biglietti positiva, che sarebbe stata un'esperienza equa per i fan, compreso il prezzo dinamico, per aiutare a mantenere bassi i prezzi generali dei biglietti e ridurre il bagarinaggio, l'esecuzione del piano non è riuscita a soddisfare le aspettative”. (Rockol)

La notizia riportata su altre testate

Tutta colpa dell’ansia per la corsa ai biglietti della reunion più importante degli ultimi 15-20 anni: quella che vedrà tornare insieme sul palco i fratelli Gallagher nell’estate 2025, in concomitanza con il trentennale del loro secondo album (What's the Story) Morning Glory? pubblicato nell’ottobre 1995. (WIRED Italia)

Il post completo dell'annuncio: Vista l'enorme richiesta di biglietti da parte dei fan per quella che è stata definita la "reunion del secolo", gli Oasis hanno annunciato due nuove date allo Stadio di Wembley a Londra, il 27 e il 28 settembre 2025. (Virgin Radio)

"Non sapevamo che sarebbe stato utilizzato il dynamic pricing". I prezzi dinamici, secondo l'organizzazione, "dovevano contribuire a ridurre il bagarinaggio". (Onda Rock)

Alle 17 già annunciate, a cui se ne erano già aggiunte tre dopo le 14 iniziali, si aggiungono così due concerti sempre nel Regno Unito, sempre a Londra allo stadio Wembley, per settembre 2025. (Radio Deejay)

L’Autorità britannica per la concorrenza e il mercato (Cma) ha avviato un’indagine formale in risposta alle denunce dei fan riguardo all’aumento dei prezzi dei biglietti per i concerti degli Oasis, previsti il prossimo anno nel Regno Unito e in Irlanda. (Lettera43)

È il revenue management, bellezza: è così che va il mercato (Rockit)