Punire la resistenza passiva di detenuti e migranti è un'assurdità (di G. Camera)

Se il DDL Sicurezza verrà approvato dal Senato così come è stato licenziato dalla Camera, la “resistenza passiva” da parte di detenuti e migranti durante le rivolte nelle carceri e nei centri di trattenimento e accoglienza sarà un reato punito fino a cinque anni di carcere. Ma una previsione del genere è compatibile con lo Stato di diritto? Sono convinto di no. Come prima cosa lo trovo un reato ingiusto: se si ama la verità e si vogliono guardare i problemi con obiettività, non si può negare che la “resistenza passiva”, soprattutto in una situazione di totale privazione della libertà, può talvolta essere l’unica forma di rivendicazione di diritti minimi e dignità. (L'HuffPost)

Su altri giornali

Bonelli e Fratoianni in piazza "contro la svolta fascista" (Liberoquotidiano.it)

Giuseppe Conte in piazza contro il Ddl Sicurezza. “Siamo qui per denunciare un passo indietro del Paese. Abbiamo peggiorato il codice Rocco, il codice penale introdotto nel periodo fascista. Sono stati introdotti 20 nuovo reati, inasprite molte pene, non per i colletti bianchi ma per la gente comune. (LAPRESSE)

"Siamo in piazza per dire 'no' al disegno di legge sicurezza che va contro i principi fondamentali sui quali si fonda la nostra democrazia - afferma il segretario generale della Cgil Genova Igor Magni -, se passasse questa norma protestare per strada per difendere il proprio posto di lavoro sarebbe considerato un reato". (Primocanale)

Secondo CGIL e UIL, la scelta di scendere in piazza è stata motivata dalla necessità "di difendere i diritti costituzionali minacciati dal DDL Sicurezza". Durante l'evento, i segretari delle due sigle sindacali, Federico Bellono di CGIL e Gianni Cortese di UIL, sono stati ricevuti in Prefettura. (Torino Cronaca)

Stavolta nessun dispiegamento in strada, seduti a terra contro i cambiamenti climatici creando disagi innumerevoli fra gli automobilisti o chiedendo a gran voce solidarietà per i compagni. (Corriere Roma)

Si sposta da piazza Vidoni a piazza Navona il presidio contro il Ddl Sicurezza organizzato a Roma. Troppa la gente arrivata per protestare contro il provvedimento, tanto da bloccare il traffico in corso Vittorio Emanuele. (LAPRESSE)