Auto elettriche e batterie, Northvolt alla bancarotta. Cosa succede in Europa
La richiesta di bancarotta assistita è negli Stati Uniti ma le, eventuali, conseguenze peggiori sono in Europa. La svedese Northvolt, costruttore di batterie per auto elettriche, ha chiesto di essere ammessa al Chapter 11, un equivalente Usa del concordato preventivo. Si è anche dimesso l'amministratore delegato Peter Carlsson. Dal 2016 la start-up ha raccolto qualcosa come 15 miliardi di euro con anche Volkswagen e Goldman Sachs tra gli azionisti. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altri giornali
Il colpo di grazia è arrivato con l’annullamento di un ordine da 2 miliardi di euro da parte di Bmw, a causa del rallentamento della domanda. Ci sono accadimenti relativamente piccoli che hanno grandi significati. (Il Fatto Quotidiano)
Ma cosa è successo a Northvolt? Northvolt, la startup svedese considerata la grande speranza dell’Europa sulle batterie, ha chiesto l’amministrazione straordinaria negli Stati Uniti appellandosi al Chapter 11, la norma fallimentare che permette alle aziende – anche a quelle non americane ma attive nel paese – di concordare un piano di risanamento. (Start Magazine)
La recente richiesta di protezione dalla bancarotta negli Stati Uniti (chapter 11) da parte di Northvolt, il produttore svedese di batterie, ha acceso un faro sulle difficoltà che l’Europa incontra nel costruire una catena del valore autosufficiente per la transizione energetica. (Il Sole 24 ORE)
Northvolt, fondata nel 2016 e spesso paragonata a Tesla per ambizione e visione, ha registrato una drammatica inversione di rotta nel 2023. Il ceo e co-fondatore Peter Carlsson ha annunciato le sue dimissioni questa mattina, un giorno dopo che l’azienda ha presentato istanza di protezione fallimentare sotto il Chapter 11 negli Stati Uniti (Il Sole 24 ORE)
Il tracollo di Northvolt, colosso svedese produttore di batterie per veicoli elettrici, ha segnato un punto di non ritorno: l'azienda era considerata una protagonista chiave nella corsa alla decarbonizzazione e all'autosufficienza tecnologica dell'Ue. (il Giornale)
»Sebbene siamo uno dei tanti investitori delusi da questo risultato - ha spiegato Goldman Sachs in una dichiarazione raccolta dal Financial Times - si è trattato di un investimento di minoranza tramite fondi altamente diversificati. (Corriere del Ticino)