Imprese a rischio chiusura. Colpa della stangata energia

Non è una previsione astratta, è quel che potrebbe succedere nel giro di poche settimane nella carne viva del sistema economico italiano.

E intere filiere rischiano di essere spazzate via.

Si parla di decine e decine di stabilimenti, con decine di migliaia di posti di lavoro a rischio.

«I costi energetici rischiano di essere la Lehman Brothers del manifatturiero - ha avvisato - e questo non possiamo permettercelo, bisogna agire subito a livello europeo»

Per molte imprese del manifatturiero l'aumento dei costi energetici ha raggiunto livelli insostenibili. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri media

Il mondo della politica e delle istituzioni ha visto invece la presenza del leader leghista Matteo Salvini e degli assessori allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, anche lui della Lega, e (in collegamento) di Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla. (La Repubblica)

L'incremento dei costi si riversa sui committenti e va a incidere inevitabilmente sui consumatori finali: «Possiamo aumentare i prezzi - va avanti sconsolato l'Ad della Fonderia - ma i clienti pian piano si stanno fermando». (ilGiornale.it)

Ovviamente la sede scelta non è casuale: l’azienda bresciana è ferma dal 5 dicembre (a causa del caro energia) e lo stop proseguirà per un altro mese. Le possibili soluzioni. Il caro energia ha molte cause (Il Primato Nazionale)

Per Colla “il Governo deve agire a breve attivandosi al Tavolo di confronto nazionale che già esiste "Una vera e propria emergenza economica - la definisce Bonaccini - che mette a rischio la ripartenza e il lavoro. (BolognaToday)

Se i prezzi del gas aumentano del 500% non è più conveniente prendere degli ordini. Si sta concretizzando il paradosso che conviene più spegnere gli impianti che produrre, una condizione che ci prospetta un lockdown manifatturiero. (Redacon)

DALL’INVIATO A TORBOLE CASAGLIA (BS). Dal lockdown al blackout il passo è breve. (La Stampa)