Quota 103 o bonus Maroni? Un flop certificato

L’Inps ha recentemente evidenziato il sostanziale insuccesso di Quota 103, una deroga al sistema pensionistico introdotta per consentire l’uscita anticipata dal lavoro. Nonostante fosse una misura su cui c’erano molte aspettativa, ha raccolto solo circa 1.600 richieste. Un dato che conferma la scarsa attrattività di questa opzione per i lavoratori. Quota 103, ricordiamo, permette il pensionamento a 62 anni di età con almeno 41 anni di contributi. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altri giornali

Nel 2025 grazie a questa uscita sarà possibile andare in pensione a 65 anni. Come canta Emma Marrone con il brano Un Sogno a Costo Zero: “E tiro, tiro, tiro, tiro l’acqua al mio mulino. (InvestireOggi.it)

Per il 2025 resterà in vigore l’attuale versione di Quota 103. Il disegno della Legge di Bilancio 2025 conferma quanto previsto dalla scorsa Manovra per cui l’accesso alla pensione anticipata, con penalizzazioni, sarà consentito a chi matura 62 anni d’età e 41 di contributi. (Informazione Fiscale)

Una classe che nel 2025 potrà andare in pensione con qualche possibilità in più offerta dalla normativa è quella dei nati nel 1963. Per chi è nato fino al 1963, il 2025 sarà l’anno del compimento dei 62 anni di età. (InvestireOggi.it)

Perché Quota 103 è stata un flop: solo in 1600 l’hanno richiesta

Alla luce delle recenti novità introdotte in materia previdenziale con la legge di Bilancio che praticamente sono pari a zero visto che non c’è nulla di nuovo all’orizzonte per andare in pensione, ecco che alcuni strumenti di pensionamento anticipato che magari pochi conoscono ma che potrebbero essere molto utili per anticipare le uscite diventano fondamentali per evitare di finire con il dover attendere i pesanti requisiti introdotti dalla riforma Fornero. (InvestireOggi.it)

E se pensiamo che negli ultimi anni la pensione per quotisti ha visto il suo punto più basso con quota 100 e adesso c’è la quota 103, evidente che se si guarda alle quote prima esposte il vantaggio è netto. (Pensioni e Fisco)

Negli ultimi anni riuscire ad andare in pensione è diventato sempre più difficile. Senza contare, poi, che spesso gli assegni sono così bassi da non consentire una vita dignitosa ai pensionati. Anche l’età pensionabile è destinata in futuro ad aumentare, per questo motivo il Governo ha introdotto una serie di misure per permettere ai lavoratori prossimi alla pensione di lasciare il servizio con qualche anno di anticipo. (gazzettinodelgolfo.it)