L’operazione-verità sui conti: «Qui ci sono tagli e austerità»
All’operazione-verità messa in piazza dagli scioperi di Cgil e Uil e dei sindacati di base sull’austerità della prossima legge di bilancio, Giorgia Meloni ha reagito confondendo le mele con le pere. A Bari per firmare il Patto per lo sviluppo e la coesione con la Puglia ha presentato il cofinanziamento dei fondi Ue (45 miliardi in più anni) come la somma di 4 finanziarie. In realtà, il cofinanziamento è dovuto, mentre la manovra non stanzia investimenti e taglia 12 miliardi alla spesa sociale (il manifesto)
La notizia riportata su altri media
Le tempistiche si sono dilatate a causa dell’analisi del dl fiscale, ricorda Italia Oggi, che ha assorbito il tempo e le energie dei parlamentari. La discussione e valutazione degli emendamenti alla legge di bilancio 2025 inizierà in commissione bilancio dal 9 dicembre fino al 14. (Orizzonte Scuola)
Nove pagine che raccolgono proposte gradite a Palazzo Chigi, comprese alcune provenienti dall’opposizione, in un’operazione che punta a consolidare il controllo dell’esecutivo anche su idee altrui. Dai voucher per le scuole paritarie al completamento della linea C della metro di Roma, passando per l’aumento della dote del 2x1000 ai partiti, il governo gioca una partita tra concessioni strategiche e arroccamenti. (QuiFinanza)
Alcune divergenze potrebbero però rallentarne la discussione facendo slittare di qualche giorno l’ok definitivo alla Manovra. Alcune settimane fa la Premier Meloni aveva espresso l’intenzione di voler chiudere appena prima di Natale. (Scuolainforma)
Il legno è la finanziaria e il fiume è il suo interminabile iter che passa dalla Nadef per l’approvazione della bozza in Consiglio dei ministri, il dibattito con le parti sociali e l’opinione pubblica, i passaggi in commissione, gli emendamenti proposti da maggioranza e opposizione, fino alla foce del fiume rappresentata dalla scadenza di fine anno quando in genere il maxi-emendamento raccoglie le proposte di emendamenti che il governo approva. (Avvenire)
Il taglio della seconda aliquota Irpef con l’allargamento dello scaglione fino a 60mila euro di reddito. È lungo l’elenco delle proposte con cui il Parlamento punta a modificare la manovra, che ad un mese e mezzo dal varo in Consiglio dei ministri entra nel vivo dei lavori alla Camera. (Giornale di Sicilia)
In un'intervista all'Adnkronos il presidente della commissione Bilancio alla Camera Giuseppe Mangialavori rassicura sull'iter dei due provvedimenti dopo il via libera turbolento in Senato al decreto collegato alla manovra 2025 che ha visto la maggioranza andare sotto due volte in commissione a Palazzo Madama, sul canone Rai e sulla sanità in Calabria. (Adnkronos)