Guerra in Siria, chi sono i ribelli jihadisti dell’HTS, chi li supporta e qual è il loro obiettivo
L’attacco del gruppo islamista radicale Hayat Tahrir al-Sham (HTS) su Aleppo e Idlib dei giorni scorsi ha riacceso i riflettori sulla guerra civile in Siria. Ecco chi sono i miliziani jihadisti capeggiati da Abu Muhammad al-Jawlani, chi li supporta e quali sono i loro obiettivi. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri giornali
Ad Aleppo le chiese rimangono aperte. La testimonianza dell'arcivescovo maronita (AGI - Agenzia Italia)
– L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha espresso preoccupazione per l’evolversi della situazione nel nord-est della Siria. “La situazione nel nord-ovest della Siria è preoccupante e stiamo seguendo da vicino questa situazione di instabilità”, ha dichiarato il portavoce. (Agenzia askanews)
Il gruppo ha approfittato del momento di debolezza del regime di Assad, con i suoi alleati impegnati su altri fronti. Erano diversi anni che la guerra civile in Siria sembrava congelata, prima di questo ritorno al passato. (LifeGate)
Quattordici anni di conflitto, la povertà estrema, le sanzioni internazionali, il terremoto, ora una nuova ondata di tensioni e violenze iniziano a pesare sul cuore anche del cardinale Mario Zenari. Da sedici anni nunzio a Damasco, il porporato guarda con preoccupazione alla presa di Aleppo, lo scorso 30 novembre: la seconda città più grande della Siria per la prima volta è totalmente fuori dal controllo del governo di Assad e nelle mani dei ribelli jihadisti. (Vatican News - Italiano)
Milano, 2 dic. - L'agenzia di stampa siriana Sana ha diffuso le immagini delle truppe siriane mobilitate nella periferia settentrionale di Hama. Il presidente Bashar al-Assad ha bollato un'offensiva guidata dagli islamisti che ha catturato fasce di territorio come un tentativo di ridisegnare la mappa della regione in linea con gli interessi degli Stati Uniti. (Il Sole 24 ORE)
La Guerra di Siria scoppiò nel 2011 come varietà locale delle Primavere arabe. A differenza di altri raìs, Bashar Assad resistette, chiamando in suo aiuto prima l’Iran e i suoi basisti libanesi di Hezbollah, poi la Russia. (Liberoquotidiano.it)