Eni si riorganizza e getta le basi per il cantiere degli scorpori

Eni rimodella la propria struttura organizzativa con l'intento di estrarre ulteriore valore. L'ad Claudio Descalzi (in foto) ha presentato il nuovo assetto al cda spiegando come rappresenti «un'importante evoluzione organizzativa che darà ulteriore forza all'esecuzione della nostra strategia». Il top manager del gruppo del Cane a sei zampe intende in tal modo accelerare la creazione di valore. In particolare, le priorità strategiche riguardano lo sviluppo ed emersione del valore delle società satellite nei settori tradizionali (Var Energi in Norvegia e Azule in Angola) e nei nuovi business (Plenitude ed Enilive), attraverso l'ingresso di nuovi partner e la quotazione «con cui creare sempre maggiore valore da destinare alla crescita dei business legati alla transizione energetica e alla remunerazione degli azionisti». (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

Per eseguire al meglio la nuova fase strategica, che ha come obiettivo l’attuazione della transizione energetica e quindi una maggiore offerta di prodotti innovativi low carbon, Eni ha deciso di riorganizzare le attività di business in tre strutture affidate ad altrettanti chief operating officer posti alle dipendenze dell’amministratore delegato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il gruppo ENI ha varato un progetto di riorganizzazione che interesserà anche le società satellite e, tra queste, Versalis, attiva nella petrolchimica, con la controllata Novamont (bioplastiche). (Polimerica.it)

Nel nuovo assetto, nascono la struttura “Chief Transition & Financial Officer” e “Industrial transformation”, mentre l’area “Natural resources” è ridenominata in “Global natural resources”. L’ad Descalzi: evoluzione per accelerare il percorso strategico verso la decarbonizzazione e massimizzare la creazione di valore (Primaonline)

ROMA – Il Consiglio di Amministrazione di Eni, presieduto da Giuseppe Zafarana, ha approvato la nuova struttura organizzativa della Società. La nuova organizzazione ci… (la Repubblica)

Eni ha deciso di rivoluzionare la sua struttura societaria con una riorganizzazione destinata a semplificare e ottimizzare la gestione delle sue operazioni. Da oggi, il Cane a sei zampe sarà suddiviso in tre grandi aree operative, ciascuna sotto la guida di un Chief Operating Officer che risponderà direttamente al ceo Claudio Descalzi (FIRSTonline)

Al via il nuovo assetto di Eni che porterà alla piena emersione del valore delle società satellite, all’ulteriore rafforzamento delle eccellenze operative dei business nuovi e tradizionali, all’accelerazione e completamento della trasformazione industriale della Chimica e del downstream tradizionale. (Finanzaonline)