Dopo la bagarre la scampagnata a Ventotene. Il Pd convoca tutti sull'isola a tutela della "democrazia in pericolo"

Urla da stadio in Parlamento, gara all'insulto più sguaiato, bagarre contro la lesa maestà della premier Meloni al Manifesto-Vangelo di Ventotene. E, ultima trovata, una scampagnata nell'isola delle ponziane sperando in un caldo sole primaverile. Chissà che non ci scappi un tuffo nelle acque del Mare Nostrum a tutela (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Ed è in questa chiave che va letto. (L'Eco di Bergamo)
Sui social Daniela Santanchè, esponente di Fratelli d'Italia e ministro del Turismo, difende la premier ponendo una semplice domanda "di metodo" (ma anche di merito) alle opposizioni, letteralmente fuori controllo. (Liberoquotidiano.it)
E stavolta non ha avuto bisogno di inventarsi nulla, le è bastato citare alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da tre degli 800 antifascisti che la dittatura fascista di Mussolini aveva spedito al confino a Ventotene (“villeggiatura”, secondo Berlusconi) e che Repubblica, quotidiano della famiglia Agnelli-Elkann che controlla anche l’impresa bellica Iveco Defence Vehicles, ha regalato ai suoi lettori sabato 15 marzo per promuovere la manifestazione “blUE riarmo” di Piazza del Popolo. (Il Fatto Quotidiano)

Fabio Masi è il titolare della storica 'Ultima Spiaggia', luogo di incontro di una comunità che si nutre di libri, della cultura e della storia che lega quel territorio all'Europa (Adnkronos)
"Siamo stati dei polli". "Siamo caduti nel 'trappolone' della Meloni". Fondamentalmente è questo il sentiment che prevale nel campo del centrosinistra e del Pd, all'indomani dell'invettiva del premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene che, a detta sua, ha fatto "impazzire" l'opposizione. (il Giornale)
Dopo le tensioni di Montecitorio, momenti di bagarre anche a palazzo Madama quando interviene la capogruppo di Iv Raffella Paita, che parla di fatto «grave per la democrazia e l'Europa». Seguita a ruota dagli altri gruppi di minoranza. (Corriere della Sera)