Giorgia Meloni a Cernobbio sul caso Sangiuliano: “Settimane difficili. Boccia? Non devo battibeccare con lei”

Appena arrivata al Forum di Cernobbio, la premier Giorgia Meloni ha detto la sua sulla vicenda che ha visto coinvolto Gennaro Sangiuliano. “Se qualcuno pensa che situazioni come queste possano servire a indebolire il governo, temo che non accadrà. È morto il re viva il re, ieri mentre la stampa attendeva le dimissioni, io ero già al Quirinale a nominare il nuovo ministro”. La premier, inoltre, ha ringraziato Sangiuliano “per l’ottimo lavoro svolto” da ministro, precisando che “si è dimesso, ma non ci sono illeciti” per la vicenda relativa a Maria Rosaria Boccia. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

Si è parlato anche di Ucraina e la premier ha avuto poco prima del dibattito pubblico un incontro di 40 minuti il presidente Volodymyr Zelensky . La premier Giorgia Meloni ha risposto alle domande del direttore del Corriere della sera Luciano Fontana al Teha di Cernobbio (Il Sole 24 ORE)

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata l'ospite del giorno al Forum Teha (the European House Ambrosetti) di Cernobbio. (Sky Tg24 )

A parlare è l’ex marito di Maria Rosaria Boccia che non si dice stupito di quanto accaduto, oltre a non invidiare Gennaro Sangiuliano al centro dello scandalo che ha portato alle sue dimissioni da ministro della Cultura. (La Stampa)

Caro ministro Giuli, adesso abbia coraggio sulla Cultura

Nell’intervista di Luca Telese e Marianna Aprile alla signoria Maria Rosaria Boccia c’è una cosa a cui non potevo credere. Boccia dice di non essere stata nominata al ministero per un capriccio di una donna. (Nicola Porro)

All’ennesima domanda sulla vicenda che ha coinvolto l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia e l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il pubblico si è lamentato. (Open)

Il cliché cambia ma non troppo. L’uno caratterialmente più ingenuo e genuino, l’altro più scaltro, esteta ed “ecumenico”, non tanto per le sue simpatie gramsciane quanto per la solidità delle sue relazioni che da sempre mantiene con i grandi editori dell’egemonia, ai quali certamente non dispiacerà. (Nicola Porro)